Esamina il contenuto dei pronunciamenti pontifici e curiali novecenteschi in tema di musica sacra (Pio X, Motu Proprio "Tra le sollecitudini" 1903; Pio XI, Costituzione apostolica "Divini cultus sanctitatem" 1928; Pio XII, Enciclica "Musicae sacrae disciplina", 1955; Sacra Congregazione dei Riti, Istruzione "De musica sacra et sacra liturgia", 1958), relazionandolo agli sviluppi prodotti dal Concilio Vaticano II e dal successivo rinnovamento liturgico (con riferimento specialmente alla costituzione conciliare "Sacrosanctum Concilium", 1963, e all'istruzione della Sacra Congregazione dei Riti "Musicam sacram", 1967). L'esame è condotto sia sincronicamente, attraverso la presentazione di forma, contenuto e valore normativo di ogni documento, sia diacronicamente, attraverso una lettura tematica trasversale del complesso dei testi che prende in considerazione i principi espliciti e impliciti, le finalità, la terminologia e le categorizzazioni, le qualità attribuite alla 'musica sacra', i generi, gli stili musicali, gli attori e i tramiti discussi nei documenti. La doppia lettura fa emergere le problematiche intrinseche alla ricorrente locuzione 'musica sacra', e mostra come nel periodo compreso tra il pontificato di Pio X e gli anni del rinnovamento liturgico post-conciliare la persistenza dei significanti celi talvolta variazioni anche assai significative dei significati attribuiti ai modi con cui, nella teologia liturgica cattolica, musica e liturgia si relazionano e influenzano reciprocamente.

Da "umile ancella" a "compito ministeriale". Sensi e percorsi della musica 'sacra' da Pio X al Vaticano II

SABAINO, DANIELE
2004-01-01

Abstract

Esamina il contenuto dei pronunciamenti pontifici e curiali novecenteschi in tema di musica sacra (Pio X, Motu Proprio "Tra le sollecitudini" 1903; Pio XI, Costituzione apostolica "Divini cultus sanctitatem" 1928; Pio XII, Enciclica "Musicae sacrae disciplina", 1955; Sacra Congregazione dei Riti, Istruzione "De musica sacra et sacra liturgia", 1958), relazionandolo agli sviluppi prodotti dal Concilio Vaticano II e dal successivo rinnovamento liturgico (con riferimento specialmente alla costituzione conciliare "Sacrosanctum Concilium", 1963, e all'istruzione della Sacra Congregazione dei Riti "Musicam sacram", 1967). L'esame è condotto sia sincronicamente, attraverso la presentazione di forma, contenuto e valore normativo di ogni documento, sia diacronicamente, attraverso una lettura tematica trasversale del complesso dei testi che prende in considerazione i principi espliciti e impliciti, le finalità, la terminologia e le categorizzazioni, le qualità attribuite alla 'musica sacra', i generi, gli stili musicali, gli attori e i tramiti discussi nei documenti. La doppia lettura fa emergere le problematiche intrinseche alla ricorrente locuzione 'musica sacra', e mostra come nel periodo compreso tra il pontificato di Pio X e gli anni del rinnovamento liturgico post-conciliare la persistenza dei significanti celi talvolta variazioni anche assai significative dei significati attribuiti ai modi con cui, nella teologia liturgica cattolica, musica e liturgia si relazionano e influenzano reciprocamente.
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