Oggi la realtà delle migrazioni ha un ruolo determinante nelle politiche sia dei paesi destinatari che di quelli d’origine, invade la vita quotidiana di ciascuno di noi, domina il linguaggio pubblico, costruisce nuovi confini, ne abbatte altri. I confini possono avere la concretezza di barriere geografiche, politiche, burocratiche oppure essere barriere metaforiche: dell’identità, dei pregiudizi, della cultura. Attraversano territori e coscienze. Segnano uno spazio che include ed esclude al tempo stesso. Possono essere fatti di parole e di pietre. Possono essere disegnati, attraversati, cancellati. Il concetto di confine è dunque un concetto poliedrico, che si adatta a linguaggi disciplinari diversi, che comprende e copre realtà dissimili … e per tale ragione rappresenta un escamotage utile per affrontare un tema, quello delle migrazioni, che a sua volta reclama, per essere adeguatamente affrontato, prospettive di analisi molteplici. Nel 2015 il tema delle migrazioni è diventato uno dei cinque temi strategici dell’Università degli Studi di Pavia, coinvolgendo in un programma di ricerca, didattica e terza missione ben undici Dipartimenti dell’Ateneo pavese e un significativo numero di docenti, ricercatori e giovani assegnisti convinti che fenomeni così complessi come quelli determinati dalle migrazioni oggi in atto richiedessero, per essere adeguatamente compresi e governati, una prospettiva interdisciplinare. Tre le aree di studio coinvolte: le Scienze biomediche per un trattamento personalizzato dei pazienti volto all’inclusione; le Scienze sociali e giuridiche per progettare adeguate politiche di inclusione; le Scienze umanistiche: perché cultura e memoria sono patrimonio di tutti. Questo libro è uno dei risultati di questo triennio di lavoro collettivo.

Attraversare i confini: le mutazioni genetiche. In: Disegnare, Attraversare, Cancellare i Confini

Cesare Danesino;Carla Olivieri
2018-01-01

Abstract

Oggi la realtà delle migrazioni ha un ruolo determinante nelle politiche sia dei paesi destinatari che di quelli d’origine, invade la vita quotidiana di ciascuno di noi, domina il linguaggio pubblico, costruisce nuovi confini, ne abbatte altri. I confini possono avere la concretezza di barriere geografiche, politiche, burocratiche oppure essere barriere metaforiche: dell’identità, dei pregiudizi, della cultura. Attraversano territori e coscienze. Segnano uno spazio che include ed esclude al tempo stesso. Possono essere fatti di parole e di pietre. Possono essere disegnati, attraversati, cancellati. Il concetto di confine è dunque un concetto poliedrico, che si adatta a linguaggi disciplinari diversi, che comprende e copre realtà dissimili … e per tale ragione rappresenta un escamotage utile per affrontare un tema, quello delle migrazioni, che a sua volta reclama, per essere adeguatamente affrontato, prospettive di analisi molteplici. Nel 2015 il tema delle migrazioni è diventato uno dei cinque temi strategici dell’Università degli Studi di Pavia, coinvolgendo in un programma di ricerca, didattica e terza missione ben undici Dipartimenti dell’Ateneo pavese e un significativo numero di docenti, ricercatori e giovani assegnisti convinti che fenomeni così complessi come quelli determinati dalle migrazioni oggi in atto richiedessero, per essere adeguatamente compresi e governati, una prospettiva interdisciplinare. Tre le aree di studio coinvolte: le Scienze biomediche per un trattamento personalizzato dei pazienti volto all’inclusione; le Scienze sociali e giuridiche per progettare adeguate politiche di inclusione; le Scienze umanistiche: perché cultura e memoria sono patrimonio di tutti. Questo libro è uno dei risultati di questo triennio di lavoro collettivo.
2018
978-88-921-1729-7
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1406574
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