La Mensa Cravino venne realizzata nel 1974 quando l’Università di Pavia, che si stava espandendo nell’area a nord-ovest del centro storico della città, decise di costruire una “mensa ristorante club” per studenti in un’area adiacente agli istituti universitari scientifici ed al Policlinico S. Matteo. L’edificio, articolato su due livelli (più un piano interrato di deposito, magazzino e celle frigo), prevedeva al piano terra una caffetteria e spazi commerciali, amministrativi e di servizio mentre al piano primo erano collocati la cucina e la sala mensa capace di ospitare contemporaneamente oltre 400 persone. La struttura portante prevede tre campate di pilastri (interasse di 12,60 m) ripetute ogni 3,20 m e tegoli prefabbricati (che coprono la luce maggiore); le chiusure verticali sono realizzate con pannelli prefabbricati. Le ampie luci della struttura portante hanno consentito all’edificio di adattarsi bene alle trasformazioni che Università prima ed EDiSU (Ente di Diritto allo Studio Universitario che gestisce la mensa) poi hanno deciso di effettuare nell’arco di questi oltre 40 anni di esercizio per soddisfare il quadro esigenziale che è andato mutando in ragione dei diversi stili di vita e delle diverse trasformazioni che hanno investito l’ambiente universitario sia a carattere nazionale che locale. Il paper intende illustrare le diverse evoluzioni ed il progetto del 2017, che ha visto una radicale riqualificazione dell’edificio attraverso una operazione progettuale coordinata con un gestore privato esterno che in soli 6 mesi ha adeguato il piano terra a nuova mensa.

Riqualificazione funzionale della mensa Cravino di Pavia: nuovi spazi per gli studenti dell’Università di Pavia

Alessandro Greco
Writing – Original Draft Preparation
;
Gianluca Pietra;
2018-01-01

Abstract

La Mensa Cravino venne realizzata nel 1974 quando l’Università di Pavia, che si stava espandendo nell’area a nord-ovest del centro storico della città, decise di costruire una “mensa ristorante club” per studenti in un’area adiacente agli istituti universitari scientifici ed al Policlinico S. Matteo. L’edificio, articolato su due livelli (più un piano interrato di deposito, magazzino e celle frigo), prevedeva al piano terra una caffetteria e spazi commerciali, amministrativi e di servizio mentre al piano primo erano collocati la cucina e la sala mensa capace di ospitare contemporaneamente oltre 400 persone. La struttura portante prevede tre campate di pilastri (interasse di 12,60 m) ripetute ogni 3,20 m e tegoli prefabbricati (che coprono la luce maggiore); le chiusure verticali sono realizzate con pannelli prefabbricati. Le ampie luci della struttura portante hanno consentito all’edificio di adattarsi bene alle trasformazioni che Università prima ed EDiSU (Ente di Diritto allo Studio Universitario che gestisce la mensa) poi hanno deciso di effettuare nell’arco di questi oltre 40 anni di esercizio per soddisfare il quadro esigenziale che è andato mutando in ragione dei diversi stili di vita e delle diverse trasformazioni che hanno investito l’ambiente universitario sia a carattere nazionale che locale. Il paper intende illustrare le diverse evoluzioni ed il progetto del 2017, che ha visto una radicale riqualificazione dell’edificio attraverso una operazione progettuale coordinata con un gestore privato esterno che in soli 6 mesi ha adeguato il piano terra a nuova mensa.
2018
978-88-492-3659-0
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1419220
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact