Il saggio indaga la fortuna del testo di Gilbert White, The Natural History and Antiquities of Selborne, focalizzandosi su tre aspetti che lo hanno reso particolarmente significativo per autori e lettori delle epoche successive: il ruolo fondante per il genere del nature essay, l’enfasi sul concetto ‘equilibrio’ tra umanità e ambiente (variamente interpretato con l’emergere di nuove idee di natura) e, infine, la capacità dell’opera di White di ispirare riscritture come Timothy; or, Notes of an Abject Reptile di Verlyn Klinkenborg. Il saggio discute quindi di come l’eredità della Natural History sia molto più articolata di quanto a prima vista possa sembrare; la varietà dei temi trattati da White, e il suo approccio aperto e curioso nei confronti della natura, consentono di ritrovare nel testo spunti ancora attuali per lettori e critici di epoche diverse.
La Natural History di Gilbert White: idealizzazioni, interpretazioni, riscritture
Granata Silvia
2021-01-01
Abstract
Il saggio indaga la fortuna del testo di Gilbert White, The Natural History and Antiquities of Selborne, focalizzandosi su tre aspetti che lo hanno reso particolarmente significativo per autori e lettori delle epoche successive: il ruolo fondante per il genere del nature essay, l’enfasi sul concetto ‘equilibrio’ tra umanità e ambiente (variamente interpretato con l’emergere di nuove idee di natura) e, infine, la capacità dell’opera di White di ispirare riscritture come Timothy; or, Notes of an Abject Reptile di Verlyn Klinkenborg. Il saggio discute quindi di come l’eredità della Natural History sia molto più articolata di quanto a prima vista possa sembrare; la varietà dei temi trattati da White, e il suo approccio aperto e curioso nei confronti della natura, consentono di ritrovare nel testo spunti ancora attuali per lettori e critici di epoche diverse.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.