L’adozione di modelli reality-based affidabili per l’analisi e la simulazione strutturale affronta un dibattito scientifico tran-settoriale. La necessità di corrispondenza numerica tra forma e meccanica richiesta dalla Scienza delle Costruzioni, prevalentemente orientata verso la sintesi formale, trova un dibattuto terreno di confronto con la Scienza del Disegno e le sue pratiche digitali. Al centro, il tema della forma e l’adattamento di condizioni di geometry processing alla morfologia dell’architettura, per specificare l’associazione di significati numerici, statico-meccanici e di simulazione. Un processo che evidenzia la gestione del modulo mesh come unità geometrica semplice, al contempo discreta e continua, adattabile ad articolazioni fluide e relazioni parametrico-informative. Sia semioticamente che tecnologicamente, la grafica digitale permette sperimentazioni sui dati geometrici delle strutture che intrecciano segno e parametro in aggiornate definizioni visuali dei linguaggi del disegno. Oltre ad una potenziata aderenza tra forma reale e struttura virtuale, si afferma il controllo delle unità del disegno in termini algoritmici, rafforzando la genesi reciproca tra rappresentazione e computazione. Attraverso sperimentazioni condotte su casi studio internazionali che contemplano l’Historical Built Heritage, vengono analizzati i processi di controllo del modello strutturale mesh 3D. Le specifiche variabili adattive di tali modelli sono confrontate a vantaggio di una garanzia di affidabilità e collaudo dei prototipi digitali, orientando il linguaggio della rappresentazione per applicazioni interdisciplinari.
La Forma strutturale: opportunità di articolazione topologica delle mesh geometriche al processo di conoscenza e simulazione in Architettura. / The Structural Form: opportunities for a topological articulation of geometric meshes to the process of knowledge and simulation in Architecture
De Marco Raffaella
2022-01-01
Abstract
L’adozione di modelli reality-based affidabili per l’analisi e la simulazione strutturale affronta un dibattito scientifico tran-settoriale. La necessità di corrispondenza numerica tra forma e meccanica richiesta dalla Scienza delle Costruzioni, prevalentemente orientata verso la sintesi formale, trova un dibattuto terreno di confronto con la Scienza del Disegno e le sue pratiche digitali. Al centro, il tema della forma e l’adattamento di condizioni di geometry processing alla morfologia dell’architettura, per specificare l’associazione di significati numerici, statico-meccanici e di simulazione. Un processo che evidenzia la gestione del modulo mesh come unità geometrica semplice, al contempo discreta e continua, adattabile ad articolazioni fluide e relazioni parametrico-informative. Sia semioticamente che tecnologicamente, la grafica digitale permette sperimentazioni sui dati geometrici delle strutture che intrecciano segno e parametro in aggiornate definizioni visuali dei linguaggi del disegno. Oltre ad una potenziata aderenza tra forma reale e struttura virtuale, si afferma il controllo delle unità del disegno in termini algoritmici, rafforzando la genesi reciproca tra rappresentazione e computazione. Attraverso sperimentazioni condotte su casi studio internazionali che contemplano l’Historical Built Heritage, vengono analizzati i processi di controllo del modello strutturale mesh 3D. Le specifiche variabili adattive di tali modelli sono confrontate a vantaggio di una garanzia di affidabilità e collaudo dei prototipi digitali, orientando il linguaggio della rappresentazione per applicazioni interdisciplinari.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.