Nella vita quotidiana è frequente l’utilizzo di regole per organizzare pensieri ed azioni al fine di raggiungere obiettivi prefissati. Per le situazioni più semplici, singole regole condizionali (“se... allora...”) sono sufficienti. Situazioni più complesse, tuttavia, richiedono la considerazione contemporanea di molteplici regole, organizzate sia in termini temporali che gerarchici. Studi precedenti hanno dimostrato che la corteccia prefrontale (PFC) laterale è una delle aree critiche per la rappresentazione di regole semplici. Rimane da chiarire tuttavia dove e come il nostro cervello rappresenti insiemi di regole più complessi. Abbiamo condotto quattro esperimenti, manipolando lo stesso paradigma di base. I soggetti sono preliminarmente istruiti a rappresentare e applicare più insiemi di regole. Le regole utilizzate nei diversi esperimenti si collocano a diversi livelli di complessità. In ciascuna prova sperimentale i soggetti devono rievocare, rappresentare e quindi applicare uno degli insiemi di regole appresi. I soggetti sono sottoposti a scansione fMRI. I dati sono analizzati con tecniche multivariate per identificare quali aree cerebrali siano coinvolte nella rappresentazione di specifiche regole. Dalle analisi è emerso, come atteso, che la PFC laterale è coinvolta nella rappresentazione di regole. E’ inoltre emerso come informazioni relative a un'unica regola complessa non siano rappresentate tutte nella stessa regione cerebrale. Al contrario, le diverse caratteristiche che concorrono a costruire una regola complessa sono ripartite in aree cerebrali diverse, in funzione del tipo di informazione da rappresentare. I risultati della nostra serie sperimentale suggeriscono che la rappresentazione di regole complesse è “composizionale”. Gli elementi base delle regole complesse sono identificati e rappresentati separatamente dal nostro cervello. La segregazione dell’informazione avviene in aree cerebrali appropriate alla tipologia di contenuto da rappresentare.

La rappresentazione di regole complesse è composizionale

PISCHEDDA, DORIS;CHERUBINI, PAOLO
2013-01-01

Abstract

Nella vita quotidiana è frequente l’utilizzo di regole per organizzare pensieri ed azioni al fine di raggiungere obiettivi prefissati. Per le situazioni più semplici, singole regole condizionali (“se... allora...”) sono sufficienti. Situazioni più complesse, tuttavia, richiedono la considerazione contemporanea di molteplici regole, organizzate sia in termini temporali che gerarchici. Studi precedenti hanno dimostrato che la corteccia prefrontale (PFC) laterale è una delle aree critiche per la rappresentazione di regole semplici. Rimane da chiarire tuttavia dove e come il nostro cervello rappresenti insiemi di regole più complessi. Abbiamo condotto quattro esperimenti, manipolando lo stesso paradigma di base. I soggetti sono preliminarmente istruiti a rappresentare e applicare più insiemi di regole. Le regole utilizzate nei diversi esperimenti si collocano a diversi livelli di complessità. In ciascuna prova sperimentale i soggetti devono rievocare, rappresentare e quindi applicare uno degli insiemi di regole appresi. I soggetti sono sottoposti a scansione fMRI. I dati sono analizzati con tecniche multivariate per identificare quali aree cerebrali siano coinvolte nella rappresentazione di specifiche regole. Dalle analisi è emerso, come atteso, che la PFC laterale è coinvolta nella rappresentazione di regole. E’ inoltre emerso come informazioni relative a un'unica regola complessa non siano rappresentate tutte nella stessa regione cerebrale. Al contrario, le diverse caratteristiche che concorrono a costruire una regola complessa sono ripartite in aree cerebrali diverse, in funzione del tipo di informazione da rappresentare. I risultati della nostra serie sperimentale suggeriscono che la rappresentazione di regole complesse è “composizionale”. Gli elementi base delle regole complesse sono identificati e rappresentati separatamente dal nostro cervello. La segregazione dell’informazione avviene in aree cerebrali appropriate alla tipologia di contenuto da rappresentare.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1467058
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