Con la pubblicazione a Parigi, nella primavera del 1787, del Panegirico pseudo-pliniano Alfieri intendeva non solo realizzare una semplice prova tipografica in vista della stampa delle sue opere, ma voleva intervenire nel dibattito politico aperto dalla convocazione dell’Assemblée des Notables. In questa prospettiva deve essere letta anche la sua traduzione, stampata nell’estate del 1787, quando comin-cia la battaglia per la convocazione degli Stati Generali, di cui l’amico Jean-An-toine Sabatier de Cabre fu uno dei protagonisti. Con questa operazione editoriale Alfieri sembra sostenere le posizioni del futuro ‘parti national’, che avrebbe riunito l’aristocrazia liberale e la borghesia nella battaglia contro l’assolutismo e contro i privilegi della società d’ordini. Alfieri sembrava essersi schermito quando il ge-nerale olandese van Rijssel lo aveva invitato a indirizzare il Panegirico allo Statholder Guglielmo V. Tuttavia, l’invio, forse solo progettato, a Luigi XVI con-ferma la funzione operativa che Alfieri attribuiva alla sua opera e l’adesione piena al progetto di trasformazione della Francia in una monarchia costituzionale.

Alfieri e la prerivoluzione francese (1787-1789)

Del Vento, Christian
2022-01-01

Abstract

Con la pubblicazione a Parigi, nella primavera del 1787, del Panegirico pseudo-pliniano Alfieri intendeva non solo realizzare una semplice prova tipografica in vista della stampa delle sue opere, ma voleva intervenire nel dibattito politico aperto dalla convocazione dell’Assemblée des Notables. In questa prospettiva deve essere letta anche la sua traduzione, stampata nell’estate del 1787, quando comin-cia la battaglia per la convocazione degli Stati Generali, di cui l’amico Jean-An-toine Sabatier de Cabre fu uno dei protagonisti. Con questa operazione editoriale Alfieri sembra sostenere le posizioni del futuro ‘parti national’, che avrebbe riunito l’aristocrazia liberale e la borghesia nella battaglia contro l’assolutismo e contro i privilegi della società d’ordini. Alfieri sembrava essersi schermito quando il ge-nerale olandese van Rijssel lo aveva invitato a indirizzare il Panegirico allo Statholder Guglielmo V. Tuttavia, l’invio, forse solo progettato, a Luigi XVI con-ferma la funzione operativa che Alfieri attribuiva alla sua opera e l’adesione piena al progetto di trasformazione della Francia in una monarchia costituzionale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1480178
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