Il contributo illustra parte di una ricerca più ampia, che ha come ambizione la divulgazione e valorizzazione, attraverso modalità di rappresentazione interattive, delle fasi architettoniche che hanno caratterizzato il non più esistente Pontevecchio sul Ticino. Nel 2021 la città di Pavia ha festeggiato i settanta anni del nuovo Ponte Coperto, realizzato a seguito della demolizione di quello Trecentesco. Nonostante l’annosa e feroce opposizione all’abbattimento e le proposte di restauro e ripristino delle antiche pile, danneggiate dai bombardamenti della II Guerra Mondiale, del ponte fortificato non rimangono che alcune rovine. Da queste premesse nasce l’esigenza di studiare, analizzare e restituire alla città, in forma virtuale, l’antico simbolo, avvalendosi delle possibilità oggi offerte dal digitale. La ricostruzione del patrimonio invisibile, e delle forme da questo assunte in oltre sei secoli di modifiche e stratificazioni, diviene possibile a partire da un approfondimento critico di rilievi ed elaborati conservati in numerosi archivi. Le differenti componenti architettoniche, che nel tempo hanno qualificato il monumento a livello estetico e funzionale, sono riprodotte tramite l’applicazione di strategie di virtualizzazione e modellazione 3D. La sperimentazione, tesa al racconto delle macrofasi storiche e delle loro possibili modalità di verifica, si configura come un tentativo di sistematizzare una metodologia replicabile ‘dall’archivio al modello digitale’ per la narrazione di un patrimonio invisibile.

Dall’archivio al modello: procedure di ricostruzione e verifica per la valorizzazione del patrimonio invisibile.//From Archive to Model: Methodological Processes to Enhance Invisible Heritage.

Francesca Galasso
;
Silvia La Placa
2023-01-01

Abstract

Il contributo illustra parte di una ricerca più ampia, che ha come ambizione la divulgazione e valorizzazione, attraverso modalità di rappresentazione interattive, delle fasi architettoniche che hanno caratterizzato il non più esistente Pontevecchio sul Ticino. Nel 2021 la città di Pavia ha festeggiato i settanta anni del nuovo Ponte Coperto, realizzato a seguito della demolizione di quello Trecentesco. Nonostante l’annosa e feroce opposizione all’abbattimento e le proposte di restauro e ripristino delle antiche pile, danneggiate dai bombardamenti della II Guerra Mondiale, del ponte fortificato non rimangono che alcune rovine. Da queste premesse nasce l’esigenza di studiare, analizzare e restituire alla città, in forma virtuale, l’antico simbolo, avvalendosi delle possibilità oggi offerte dal digitale. La ricostruzione del patrimonio invisibile, e delle forme da questo assunte in oltre sei secoli di modifiche e stratificazioni, diviene possibile a partire da un approfondimento critico di rilievi ed elaborati conservati in numerosi archivi. Le differenti componenti architettoniche, che nel tempo hanno qualificato il monumento a livello estetico e funzionale, sono riprodotte tramite l’applicazione di strategie di virtualizzazione e modellazione 3D. La sperimentazione, tesa al racconto delle macrofasi storiche e delle loro possibili modalità di verifica, si configura come un tentativo di sistematizzare una metodologia replicabile ‘dall’archivio al modello digitale’ per la narrazione di un patrimonio invisibile.
2023
9788835155119
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