Il saggio propone un affondo su due singoli fenomeni, che non solo hanno un’incidenza significativa nella lingua della Tregua, ma evidenziano la profonda solidarietà tra strutture grammaticali e sviluppo del pensiero di Levi. Il primo fenomeno è frequenza di una struttura sintattica a due livelli, che dapprima afferma, quindi motiva e documenta. Vera e propria ossatura concettuale sottesa all’intero edificio scrittorio di Levi, questa scelta va collegata allo statuto della lingua del testimone. Che acquista autorevolezza anche da una forma priva di vuoti o di contraddizioni. Il secondo fenomeno è quello dei cumuli aggettivali. L’indagine mostra come lo scrittore tenda a evitare gli schemi di tradizione retorica della sovrapposizione (serie sinonimiche) e dell’opposizione (ossimori), ma scelga piuttosto di aggregare aggettivi semanticamente divaricati, centrifughi, capaci – con la loro apertura a ventaglio – di catturare aspetti molteplici dell’oggetto qualificato.
Un dittico per la lingua della «Tregua»
Mariarosa Bricchi
2024-01-01
Abstract
Il saggio propone un affondo su due singoli fenomeni, che non solo hanno un’incidenza significativa nella lingua della Tregua, ma evidenziano la profonda solidarietà tra strutture grammaticali e sviluppo del pensiero di Levi. Il primo fenomeno è frequenza di una struttura sintattica a due livelli, che dapprima afferma, quindi motiva e documenta. Vera e propria ossatura concettuale sottesa all’intero edificio scrittorio di Levi, questa scelta va collegata allo statuto della lingua del testimone. Che acquista autorevolezza anche da una forma priva di vuoti o di contraddizioni. Il secondo fenomeno è quello dei cumuli aggettivali. L’indagine mostra come lo scrittore tenda a evitare gli schemi di tradizione retorica della sovrapposizione (serie sinonimiche) e dell’opposizione (ossimori), ma scelga piuttosto di aggregare aggettivi semanticamente divaricati, centrifughi, capaci – con la loro apertura a ventaglio – di catturare aspetti molteplici dell’oggetto qualificato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.