A lungo le interpretazioni e le ricostruzioni storiche dell’insediamento di Troia in epoca preclassica hanno enfatizzato l’importanza della migrazione eolica e delle reti commerciali greche. Le recenti indagini archeologiche nell’antica Ilion e nell’Anatolia Occidentale, tuttavia, hanno rivelato un buon grado di continuità culturale nel corso dell’Età del Ferro: i residenti adottarono lentamente elementi comuni a tutto il mondo egeo, integrandoli nel corso del tempo alle consolidate tradizioni locali. Gli scavi effettuati all’interno del settore D9 e nell’area del cosiddetto West Sanctuary, situata nei pressi delle fortificazioni del Bronzo Tardo, hanno evidenziato come alcune attività, verosimilmente volte a rievocare e celebrare un passato glorioso, fossero in realtà già praticate nei primi secoli del I Millennio. Il presente studio, pertanto, mostrerà come probabilmente le narrazioni della Guerra di Troia – confluite poi nell’Iliade e Odissea – non fossero celebrate solamente nel Teatro o nell’Odeon in epoca classica, ma venissero in qualche modo ricordate durante le prime fasi dell’Età del Ferro, facendo di Troia un vero e proprio “luogo di memoria” adatto a creare un forte senso di appartenenza ad una comunità locale.
Hisarlık-Troia: un “luogo di memoria” in età preclassica
Giacomo Casucci
2024-01-01
Abstract
A lungo le interpretazioni e le ricostruzioni storiche dell’insediamento di Troia in epoca preclassica hanno enfatizzato l’importanza della migrazione eolica e delle reti commerciali greche. Le recenti indagini archeologiche nell’antica Ilion e nell’Anatolia Occidentale, tuttavia, hanno rivelato un buon grado di continuità culturale nel corso dell’Età del Ferro: i residenti adottarono lentamente elementi comuni a tutto il mondo egeo, integrandoli nel corso del tempo alle consolidate tradizioni locali. Gli scavi effettuati all’interno del settore D9 e nell’area del cosiddetto West Sanctuary, situata nei pressi delle fortificazioni del Bronzo Tardo, hanno evidenziato come alcune attività, verosimilmente volte a rievocare e celebrare un passato glorioso, fossero in realtà già praticate nei primi secoli del I Millennio. Il presente studio, pertanto, mostrerà come probabilmente le narrazioni della Guerra di Troia – confluite poi nell’Iliade e Odissea – non fossero celebrate solamente nel Teatro o nell’Odeon in epoca classica, ma venissero in qualche modo ricordate durante le prime fasi dell’Età del Ferro, facendo di Troia un vero e proprio “luogo di memoria” adatto a creare un forte senso di appartenenza ad una comunità locale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.