L’articolo analizza la descrizione della natura delle piante e la tacita giustificazione del vegetarianismo fornite da Platone nel Timeo. Tale pratica alimentare sembra assumere un’utilità esclusivamente fisiologica: potrebbe darsi che Platone si fosse opposto a quanti professavano il vegetarianismo in qualità di mezzo necessario per purificare l’anima e per raggiungere la felicità, come gli orfici, i pitagorici, Empedocle ma anche il suo discepolo Senocrate. Attraverso il particolare valore attribuito a una dieta vegetariana, Platone priva di validità la pretesa degli altri filosofi: solo lo studio delle idee permette di ottenere la felicità

Platone e il vegetarianismo nel Timeo

Casella, Federico
2021-01-01

Abstract

L’articolo analizza la descrizione della natura delle piante e la tacita giustificazione del vegetarianismo fornite da Platone nel Timeo. Tale pratica alimentare sembra assumere un’utilità esclusivamente fisiologica: potrebbe darsi che Platone si fosse opposto a quanti professavano il vegetarianismo in qualità di mezzo necessario per purificare l’anima e per raggiungere la felicità, come gli orfici, i pitagorici, Empedocle ma anche il suo discepolo Senocrate. Attraverso il particolare valore attribuito a una dieta vegetariana, Platone priva di validità la pretesa degli altri filosofi: solo lo studio delle idee permette di ottenere la felicità
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1506582
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