Uno dei motivi per la costituzione di collezioni museali è la didattica: esse forniscono una comoda banca dati che consente di apprezzare la biodiversità senza allontanarsi da casa. Accanto a questa finalità, la possibilità di applicare agli esemplari in collezione tecniche di biologia molecolare, ha consentito un utilizzo didattico alternativo delle collezioni erpetologiche museali. Nell’ambito del progetto “City barcode”, proposto dal CusMiBio (Università degli Studi di Milano e Ufficio Scolastico Regionale Lombardia) a tutte le scuole secondarie di secondo grado, e grazie alle collezioni erpetologiche del Museo Civico di Storia Naturale di Milano, 15 studenti della classe terza del liceo scientifico Gallio di Como hanno partecipato al zrogetto “il serpente segreto”. Il progetto si è articolato in due fasi distinte. Dapprima, otto esemplari di serpenti, tra quelli presenti in collezione e non ancora identificati, sono stati determinati al massimo livello tassonomico possibile (genere o specie) attraverso l’uso di chiavi dicotomiche. Per ciascun esemplare, una porzione di muscolo della regione ventrale è stata prelevata e posta in alcol assoluto. La seconda fase ha previsto l’estrazione del DNA del muscolo, l’amplificazione e il sequenziamento del gene Cox1. Una volta ottenute, le otto sequenze sono state confrontate con quelle registrate nelle banche dati genetiche attraverso il sito http://dnasubway.iplantcollaborative.org. Dal punto di vista scientifico, i risultati dell’analisi sono stati promettenti, sebbene basati per ora su un numero limitato di campioni e sarà opportuno ripetere la sperimentazione con un numero più elevato di esemplari. Dal punto di vista didattico, invece, i risultati sono stati soddisfacenti: gli studenti hanno dimostrato una forte motivazione (molte ore di lavoro sono state extra-orario scolastico), hanno scoperto il valore delle collezioni museali (difficilmente apprezzabile per i non addetti ai lavori) e hanno rivalutato la ricchezza di varietà di questo taxon spesso discriminato e apparentemente considerato molto omogeneo.
Il serpente segreto: una nuova prospettiva educativa per le collezioni erpetologiche
Marco Mangiacotti
;
2014-01-01
Abstract
Uno dei motivi per la costituzione di collezioni museali è la didattica: esse forniscono una comoda banca dati che consente di apprezzare la biodiversità senza allontanarsi da casa. Accanto a questa finalità, la possibilità di applicare agli esemplari in collezione tecniche di biologia molecolare, ha consentito un utilizzo didattico alternativo delle collezioni erpetologiche museali. Nell’ambito del progetto “City barcode”, proposto dal CusMiBio (Università degli Studi di Milano e Ufficio Scolastico Regionale Lombardia) a tutte le scuole secondarie di secondo grado, e grazie alle collezioni erpetologiche del Museo Civico di Storia Naturale di Milano, 15 studenti della classe terza del liceo scientifico Gallio di Como hanno partecipato al zrogetto “il serpente segreto”. Il progetto si è articolato in due fasi distinte. Dapprima, otto esemplari di serpenti, tra quelli presenti in collezione e non ancora identificati, sono stati determinati al massimo livello tassonomico possibile (genere o specie) attraverso l’uso di chiavi dicotomiche. Per ciascun esemplare, una porzione di muscolo della regione ventrale è stata prelevata e posta in alcol assoluto. La seconda fase ha previsto l’estrazione del DNA del muscolo, l’amplificazione e il sequenziamento del gene Cox1. Una volta ottenute, le otto sequenze sono state confrontate con quelle registrate nelle banche dati genetiche attraverso il sito http://dnasubway.iplantcollaborative.org. Dal punto di vista scientifico, i risultati dell’analisi sono stati promettenti, sebbene basati per ora su un numero limitato di campioni e sarà opportuno ripetere la sperimentazione con un numero più elevato di esemplari. Dal punto di vista didattico, invece, i risultati sono stati soddisfacenti: gli studenti hanno dimostrato una forte motivazione (molte ore di lavoro sono state extra-orario scolastico), hanno scoperto il valore delle collezioni museali (difficilmente apprezzabile per i non addetti ai lavori) e hanno rivalutato la ricchezza di varietà di questo taxon spesso discriminato e apparentemente considerato molto omogeneo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.