Casi di aberrazioni cromatiche sono stati riportati in molte specie di anfibi. Esse sono dovute alternativamente a una riduzione o a un aumento di cellule pigmentate. Alcune tra le più comuni anomalie cromatiche sono causate da una totale o parziale assenza di cellule contenenti melanina, con possibili conseguenze sulla sopravvivenza, sulla fisiologia e sull’ecologia. Qui riportiamo il ritrovamento di un esemplare leucistico di tritone appenninico (Ichthyosaura alpestris apuana). L’esemplare è stato rinvenuto in una vasca in cemento in contesto rurale, nel comune di Carro (Val di Vara, La Spezia, Italia), il 30 marzo 2024. Nello stesso sito sono presenti altri individui della stessa specie con fenotipi nella norma (almeno 35 tra larve e adulti). L’esemplare dalla colorazione anomala è stato fotografato e misurato in situ ed immediatamente rilasciato. La colorazione è quasi totalmente bianca, con una diffusa ma rada puntinatura grigia nella zona dorsale. La lunghezza totale dell’animale è pari a 74 mm e la sua SVL (snout-vent length) è di 42 mm. L’esemplare, di sesso femminile, è pedomorfico, infatti presenta tratti larvali, nonostante la morfologia della cloaca indichi l’avvenuto sviluppo sessuale. Sia il leucismo che il pedormofismo sono fenomeni regolati endocrinamente e non è infrequente che le due condizioni siano correlate. La nostra segnalazione è la prima di leucismo (o in generale di aberrazioni cromatiche) per il tritone appenninico e va ad aggiungersi ad altri casi riguardanti anfibi italiani. Il ritrovamento di questo esemplare anomalo in un tipico sito artificiale legato ad attività agro-pastorali dà occasione per sottolineare l’importanza di questi manufatti e del loro mantenimento, anche nella conservazione e nello studio della diversità intraspecifica delle specie di anfibi che li utilizzano.

Prima segnalazione di leucismo nel tritone appenninico (Ichthyosaura alpestris apuana Bonaparte 1839)

Martino Flego;Alice Funk;Marco Mangiacotti;Roberto Sacchi
2024-01-01

Abstract

Casi di aberrazioni cromatiche sono stati riportati in molte specie di anfibi. Esse sono dovute alternativamente a una riduzione o a un aumento di cellule pigmentate. Alcune tra le più comuni anomalie cromatiche sono causate da una totale o parziale assenza di cellule contenenti melanina, con possibili conseguenze sulla sopravvivenza, sulla fisiologia e sull’ecologia. Qui riportiamo il ritrovamento di un esemplare leucistico di tritone appenninico (Ichthyosaura alpestris apuana). L’esemplare è stato rinvenuto in una vasca in cemento in contesto rurale, nel comune di Carro (Val di Vara, La Spezia, Italia), il 30 marzo 2024. Nello stesso sito sono presenti altri individui della stessa specie con fenotipi nella norma (almeno 35 tra larve e adulti). L’esemplare dalla colorazione anomala è stato fotografato e misurato in situ ed immediatamente rilasciato. La colorazione è quasi totalmente bianca, con una diffusa ma rada puntinatura grigia nella zona dorsale. La lunghezza totale dell’animale è pari a 74 mm e la sua SVL (snout-vent length) è di 42 mm. L’esemplare, di sesso femminile, è pedomorfico, infatti presenta tratti larvali, nonostante la morfologia della cloaca indichi l’avvenuto sviluppo sessuale. Sia il leucismo che il pedormofismo sono fenomeni regolati endocrinamente e non è infrequente che le due condizioni siano correlate. La nostra segnalazione è la prima di leucismo (o in generale di aberrazioni cromatiche) per il tritone appenninico e va ad aggiungersi ad altri casi riguardanti anfibi italiani. Il ritrovamento di questo esemplare anomalo in un tipico sito artificiale legato ad attività agro-pastorali dà occasione per sottolineare l’importanza di questi manufatti e del loro mantenimento, anche nella conservazione e nello studio della diversità intraspecifica delle specie di anfibi che li utilizzano.
2024
978-88-99800-13-0
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1509537
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