Il cambiamento climatico espone le specie a nuove pressioni ecologiche, ma la capacità di far fronte alle pressioni selettive può variare notevolmente tra le popolazioni di una specie e ciò potrebbe determinare un diverso grado di vulnerabilità tra esse. In questo studio si è indagato se, nella lucertola Podarcis tiliguerta, vi siano differenze di nicchia termica tra cladi genetici diversi, o se esistano adattamenti locali in popolazioni che vivono in aree con temperature ambientali diverse (poste lungo un gradiente altitudinale). Abbiamo analizzato 128 individui, appartenenti ai 4 cladi diversi di P. tiliguerta, coprendo l’intero areale della specie (Sardegna e Corsica). Per ogni clade sono state selezionate almeno 4 popolazioni distinte, 2 provenienti da siti in quota e 2 da siti in pianura. Il pattern di termoregolazione è stato analizzato entro arene in cui era presente un gradiente termico standard, misurando la temperatura ambientale selezionata e la temperatura cloacale delle lucertole mediante un termometro a sonda (sensibilità 0.1°C). In condizioni controllate, tutte le lucertole selezionano un intervallo molto simile di temperature ambientali, indipendentemente dall’altitudine del sito di provenienza e dal clade di appartenenza. Tutte le lucertole mantengono una temperatura corporea superiore a quella disponibile, ma le temperature corporee realizzate sono significativamente diverse tra cladi, e raggiungono valori più elevati negli individui appartenenti ai cladi meridionali. Ciò suggerisce che i diversi cladi termoregolino in modo differente ed abbiano temperature di attività diverse. Le differenze di temperatura realizzata tra popolazioni appartenenti allo stesso clade sono risultate invece deboli. Tali risultati contribuiscono ad evidenziare l’importanza di indagare la diversità intraspecifica, al fine di poter meglio identificare come le diverse popolazioni di una specie rispondono ai cambiamenti ambientali e mettere in atto interventi di conservazione efficaci che tengano conto della variabilità nella capacità di risposta di una specie alle nuove pressioni selettive

Differenze nel pattern di termoregolazione tra linee filetiche di Podarcis tiliguerta

Roberto Sacchi;Marco Mangiacotti;Thomas Dadda;Federico Storniolo;Matteo Trenti;
2024-01-01

Abstract

Il cambiamento climatico espone le specie a nuove pressioni ecologiche, ma la capacità di far fronte alle pressioni selettive può variare notevolmente tra le popolazioni di una specie e ciò potrebbe determinare un diverso grado di vulnerabilità tra esse. In questo studio si è indagato se, nella lucertola Podarcis tiliguerta, vi siano differenze di nicchia termica tra cladi genetici diversi, o se esistano adattamenti locali in popolazioni che vivono in aree con temperature ambientali diverse (poste lungo un gradiente altitudinale). Abbiamo analizzato 128 individui, appartenenti ai 4 cladi diversi di P. tiliguerta, coprendo l’intero areale della specie (Sardegna e Corsica). Per ogni clade sono state selezionate almeno 4 popolazioni distinte, 2 provenienti da siti in quota e 2 da siti in pianura. Il pattern di termoregolazione è stato analizzato entro arene in cui era presente un gradiente termico standard, misurando la temperatura ambientale selezionata e la temperatura cloacale delle lucertole mediante un termometro a sonda (sensibilità 0.1°C). In condizioni controllate, tutte le lucertole selezionano un intervallo molto simile di temperature ambientali, indipendentemente dall’altitudine del sito di provenienza e dal clade di appartenenza. Tutte le lucertole mantengono una temperatura corporea superiore a quella disponibile, ma le temperature corporee realizzate sono significativamente diverse tra cladi, e raggiungono valori più elevati negli individui appartenenti ai cladi meridionali. Ciò suggerisce che i diversi cladi termoregolino in modo differente ed abbiano temperature di attività diverse. Le differenze di temperatura realizzata tra popolazioni appartenenti allo stesso clade sono risultate invece deboli. Tali risultati contribuiscono ad evidenziare l’importanza di indagare la diversità intraspecifica, al fine di poter meglio identificare come le diverse popolazioni di una specie rispondono ai cambiamenti ambientali e mettere in atto interventi di conservazione efficaci che tengano conto della variabilità nella capacità di risposta di una specie alle nuove pressioni selettive
2024
978-88-99800-13-0
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1509538
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