I modelli d’idoneità ambientale sono modelli statistici che, per una determinata area, combinano le osservazioni di una specie con le condizioni ambientali, con lo scopo di individuare la combinazione di parametri o di curve di risposta che meglio descrivono la relazione tra i dati di presenza e i dati ambientali stessi. Normalmente questi modelli assumono che gli animali si trovino in equilibrio con il proprio ambiente, tuttavia ciò avviene raramente: le specie, infatti, vivono in sistemi che cambiano nel tempo, sia per cause naturali che antropiche. I modelli che tengono conto di questa variabilità vengono chiamati “dinamici” e mirano a essere più efficaci e flessibili rispetto ai più tradizionali modelli “static”, i cui predittori rappresentano condizioni invarianti nel tempo. Lo scopo del presente studio è quello di confrontare questi due tipi di modelli nella loro capacità di rappresentare l’idoneità ambientale di tre specie di anuri in ambiente agricolo. Punti di presenza di rana esculenta (Pelophylax synkl. esculentus), raganella italiana (Hyla intermedia) e rospo smeraldino (Bufotes viridis), raccolti nell’arco di tre anni (2021-2023), sono stati associati a variabili ambientali ad alta risoluzione spazio-temporale ottenuti dalla missione satellitare europea Sentinel-2. Questi dati sono stati suddivisi in tre dataset “annuali”, per ognuno dei quali sono stati creati un modello statico e uno dinamico. Ciascun dataset è stato inoltre impiegato per la validazione dei modelli costruiti sugli altri due. I risultati hanno mostrato una migliore performance dei modelli dinamici rispetto a quella dei modelli statici, suggerendo come l’approccio dinamico alla modellizzazione dell’idoneità ambientale possa risultare più efficace, soprattutto in contesti nei quali l’ambiente è soggetto a cambiamenti rapidi e laddove sono presenti specie legate a particolari tipi di habitat, che potrebbero quindi modificare altrettanto repentinamente la propria distribuzione spaziale

Dinamica vs statica: modellizzazione dell’idoneità ambientale di tre specie di anfibi in ambiente agricolo

Davide Grisoli;Giorgia Mattioli;Martino Flego;Roberto Sacchi;Marco Mangiacotti
2024-01-01

Abstract

I modelli d’idoneità ambientale sono modelli statistici che, per una determinata area, combinano le osservazioni di una specie con le condizioni ambientali, con lo scopo di individuare la combinazione di parametri o di curve di risposta che meglio descrivono la relazione tra i dati di presenza e i dati ambientali stessi. Normalmente questi modelli assumono che gli animali si trovino in equilibrio con il proprio ambiente, tuttavia ciò avviene raramente: le specie, infatti, vivono in sistemi che cambiano nel tempo, sia per cause naturali che antropiche. I modelli che tengono conto di questa variabilità vengono chiamati “dinamici” e mirano a essere più efficaci e flessibili rispetto ai più tradizionali modelli “static”, i cui predittori rappresentano condizioni invarianti nel tempo. Lo scopo del presente studio è quello di confrontare questi due tipi di modelli nella loro capacità di rappresentare l’idoneità ambientale di tre specie di anuri in ambiente agricolo. Punti di presenza di rana esculenta (Pelophylax synkl. esculentus), raganella italiana (Hyla intermedia) e rospo smeraldino (Bufotes viridis), raccolti nell’arco di tre anni (2021-2023), sono stati associati a variabili ambientali ad alta risoluzione spazio-temporale ottenuti dalla missione satellitare europea Sentinel-2. Questi dati sono stati suddivisi in tre dataset “annuali”, per ognuno dei quali sono stati creati un modello statico e uno dinamico. Ciascun dataset è stato inoltre impiegato per la validazione dei modelli costruiti sugli altri due. I risultati hanno mostrato una migliore performance dei modelli dinamici rispetto a quella dei modelli statici, suggerendo come l’approccio dinamico alla modellizzazione dell’idoneità ambientale possa risultare più efficace, soprattutto in contesti nei quali l’ambiente è soggetto a cambiamenti rapidi e laddove sono presenti specie legate a particolari tipi di habitat, che potrebbero quindi modificare altrettanto repentinamente la propria distribuzione spaziale
2024
978-88-99800-13-0
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