Le zone umide svolgono un ruolo cruciale nella protezione della biodiversità. Diverse sono le minacce (es. cambiamenti di uso del suolo e cambiamenti climatici) che negli ultimi anni hanno gravato su questo tipo di ambiente e ne hanno alterato le caratteristiche fisiche ed ecologiche, in particolare sulle numerose specie di piante e animali presenti. In questo scenario, gli anfibi hanno subito un drastico declino, sia in termini di abbondanza che di diversità specifica. Lo scopo di questo lavoro è stato quello di valutare se la presenza di 2 specie di tritoni (Lissotriton vulgaris, Triturus carnifex) in 70 siti umidi storici, monitorati nell’Oltrepò pavese, abbia subito variazioni negli ultimi 15 anni e se queste variazioni siano associabili a cambiamenti nell’uso del suolo intorno a tali siti. I vari siti sono stati monitorati a vista, utilizzando un guadino per facilitarne ricerca e cattura. Per ciascun sito sono state raccolte alcune variabili ambientali considerate statiche (quota, esposizione, dimensione del sito) e altre dinamiche (uso del suolo nel 2007 e nel 2021). Le variabili dinamiche sono state espresse come variazione di copertura di ciascuna categoria di uso del suolo in un intorno di 500 m rispetto a ciascun sito e sottoposte ad un’analisi delle componenti principali per ottenere quattro predittori legati all’uso del suolo passato (2007) e alla sua variazione (2021 rispetto 2007). L’attuale probabilità di presenza delle due specie nei siti è stata analizzata attraverso modelli lineari generalizzati, usando le variabili statiche e dinamiche come predittori. Osservando l’andamento di estinzione e colonizzazione, si è visto che il punteggiato ha guadagnato siti, mentre il crestato li ha persi. La probabilità di presenza attuale risulta positivamente influenzata, oltre che dalla presenza storica delle specie, da una migliore gestione “rurale”, che favorisce il mantenimento di spazi aperti nelle zone circostanti il sito umido.

Evoluzione del paesaggio: impatto sulla presenza di due specie di tritoni (Lissotriton vulgaris, Triturus carnifex) in Oltrepò Pavese

Valentina Rumo;Thomas Dadda;Martino Flego;Federico Storniolo;Alice Funk;Giorgia Mattioli;Davide Grisoli;Edoardo Razzetti;Roberto Sacchi;Marco Mangiacotti
2024-01-01

Abstract

Le zone umide svolgono un ruolo cruciale nella protezione della biodiversità. Diverse sono le minacce (es. cambiamenti di uso del suolo e cambiamenti climatici) che negli ultimi anni hanno gravato su questo tipo di ambiente e ne hanno alterato le caratteristiche fisiche ed ecologiche, in particolare sulle numerose specie di piante e animali presenti. In questo scenario, gli anfibi hanno subito un drastico declino, sia in termini di abbondanza che di diversità specifica. Lo scopo di questo lavoro è stato quello di valutare se la presenza di 2 specie di tritoni (Lissotriton vulgaris, Triturus carnifex) in 70 siti umidi storici, monitorati nell’Oltrepò pavese, abbia subito variazioni negli ultimi 15 anni e se queste variazioni siano associabili a cambiamenti nell’uso del suolo intorno a tali siti. I vari siti sono stati monitorati a vista, utilizzando un guadino per facilitarne ricerca e cattura. Per ciascun sito sono state raccolte alcune variabili ambientali considerate statiche (quota, esposizione, dimensione del sito) e altre dinamiche (uso del suolo nel 2007 e nel 2021). Le variabili dinamiche sono state espresse come variazione di copertura di ciascuna categoria di uso del suolo in un intorno di 500 m rispetto a ciascun sito e sottoposte ad un’analisi delle componenti principali per ottenere quattro predittori legati all’uso del suolo passato (2007) e alla sua variazione (2021 rispetto 2007). L’attuale probabilità di presenza delle due specie nei siti è stata analizzata attraverso modelli lineari generalizzati, usando le variabili statiche e dinamiche come predittori. Osservando l’andamento di estinzione e colonizzazione, si è visto che il punteggiato ha guadagnato siti, mentre il crestato li ha persi. La probabilità di presenza attuale risulta positivamente influenzata, oltre che dalla presenza storica delle specie, da una migliore gestione “rurale”, che favorisce il mantenimento di spazi aperti nelle zone circostanti il sito umido.
2024
978-88-99800-13-0
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1509544
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