Introduzione. I centri urbani sono spesso caratterizzati da importanti livelli di inquinamento determinato da diverse produzioni antropiche. Alcune categorie di lavoratori (outdoor workers – OW) risultano esposte, in via esclusiva o prevalente, a questi potenziali fattori di rischio per la salute. Le esposizioni in ambito urbano concorrono a pieno titolo alla composizione dell’esposoma inteso come la totalità delle esposizioni ambientali a cui un individuo è soggetto a partire dal concepimento e l’impatto che le stesse possono avere sulla sua salute. In questo senso risulta di estrema importanza comprendere l’entità e l’effetto dei fattori di rischio per i lavoratori in ambito urbano, anche in considerazione dell’implementazione di nature based solutions (NBS) che ne riducano l’impatto. Obiettivi. Lo studio si propone l’obiettivo di valutare le possibili alterazioni biologiche tra i lavoratori outdoor esposti ad inquinamento urbano tramite l’effettuazione di una revisione sistematica di letteratura. Obiettivo secondario dello studio è quello di valutare preliminarmente se l’implementazione di NBS sia auspicabile per la riduzione dell’esposizione degli OW in contesto urbano. Metodi. L’analisi di letteratura è stata effettuata applicando la metodologia PRISMA mediante una serie di parole chiave che caratterizzano: il contesto, il campo di applicazione, le attività lavorative prese in esame, la potenziale esposizione che caratterizzano i lavoratori outdoor. I lavori selezionati attraverso le parole chiave (n=7831) sono stati analizzati in funzione della pertinenza con l’obiettivo specifico dello studio, portando all’inclusione di 592 lavori. Infine, l’ultimo criterio di inclusione ha riguardato la presenza negli studi di analisi di indicatori biologici o di effetto nei soggetti esposti e il testo in lingua inglese, con conseguente raggiungimento del numero definitivo di articoli (89). Risultati. La maggior parte degli studi selezionati si focalizza su un’unica categoria di OW, mentre solo 18 includono più tipologie. La categoria più rappresentata è stata quella degli agenti di polizia (65), seguita dai conducenti di bus, taxi o altri mezzi di trasporto (28). Gli studi sono spesso corredati da monitoraggio ambientale (amb 24) e/o personale (pers 39), e l’esposizione più studiata è stata quella a traffico autoveicolare, sia tramite la misura diretta di singoli inquinanti come il benzene (7 amb e 7 pers), il PM10 (13 amb e 4 pers) e il PM2.5 (12 amb e 9 pers) che in termini generali. Non sono stati trovati lavori che si occupassero nello specifico di polveri a granulometria inferiore o di nanoparticolato. 76 studi hanno considerato una serie di fattori confondenti, quali fumo (73), consumo di alcol (29), dieta (13), storia lavorativa (34). Considerando gli effetti dell’esposizione, è stato osservato un ampio focus sulle alterazioni genetiche (micronuclei e addotti al DNA), ormonali (tiroide, funzione riproduttiva, secrezione di cortisolo) e connesse all’infiammazione o allo stress ossidativo. In particolare, nei lavoratori esposti sono state rilevate frequenze maggiori di micronuclei, addotti e rotture del doppio filamento del DNA, debole stimolazione dell’attività delle cellule NK, livelli più elevati di IL-2 e degli indici infiammatori, compresa la 8-oxo-2'-deossiguanosina. I lavori selezionati presentano generalmente risultati statisticamente significativi, che permettono di considerare l’esposizione in ambiente urbano un fattore di rischio rilevante per la salute degli OW. Conclusioni. L’esposizione degli OW a inquinamento urbano può determinare danni genetici, aumento dell’infiammazione e alterazione della secrezione di alcuni ormoni, con possibili conseguenze patologiche. Le misure di mitigazione dell’esposizione, comprese l’implementazione di nature based solution, sono quindi di grande importanza e attualità.
La città e i suoi rischi: alterazioni biologiche negli outdoor workers.
Sellaro F
Writing – Original Draft Preparation
;Oddone EConceptualization
;Pernetti RInvestigation
;Madeo DInvestigation
;Paulin NInvestigation
;Candura SWriting – Review & Editing
2023-01-01
Abstract
Introduzione. I centri urbani sono spesso caratterizzati da importanti livelli di inquinamento determinato da diverse produzioni antropiche. Alcune categorie di lavoratori (outdoor workers – OW) risultano esposte, in via esclusiva o prevalente, a questi potenziali fattori di rischio per la salute. Le esposizioni in ambito urbano concorrono a pieno titolo alla composizione dell’esposoma inteso come la totalità delle esposizioni ambientali a cui un individuo è soggetto a partire dal concepimento e l’impatto che le stesse possono avere sulla sua salute. In questo senso risulta di estrema importanza comprendere l’entità e l’effetto dei fattori di rischio per i lavoratori in ambito urbano, anche in considerazione dell’implementazione di nature based solutions (NBS) che ne riducano l’impatto. Obiettivi. Lo studio si propone l’obiettivo di valutare le possibili alterazioni biologiche tra i lavoratori outdoor esposti ad inquinamento urbano tramite l’effettuazione di una revisione sistematica di letteratura. Obiettivo secondario dello studio è quello di valutare preliminarmente se l’implementazione di NBS sia auspicabile per la riduzione dell’esposizione degli OW in contesto urbano. Metodi. L’analisi di letteratura è stata effettuata applicando la metodologia PRISMA mediante una serie di parole chiave che caratterizzano: il contesto, il campo di applicazione, le attività lavorative prese in esame, la potenziale esposizione che caratterizzano i lavoratori outdoor. I lavori selezionati attraverso le parole chiave (n=7831) sono stati analizzati in funzione della pertinenza con l’obiettivo specifico dello studio, portando all’inclusione di 592 lavori. Infine, l’ultimo criterio di inclusione ha riguardato la presenza negli studi di analisi di indicatori biologici o di effetto nei soggetti esposti e il testo in lingua inglese, con conseguente raggiungimento del numero definitivo di articoli (89). Risultati. La maggior parte degli studi selezionati si focalizza su un’unica categoria di OW, mentre solo 18 includono più tipologie. La categoria più rappresentata è stata quella degli agenti di polizia (65), seguita dai conducenti di bus, taxi o altri mezzi di trasporto (28). Gli studi sono spesso corredati da monitoraggio ambientale (amb 24) e/o personale (pers 39), e l’esposizione più studiata è stata quella a traffico autoveicolare, sia tramite la misura diretta di singoli inquinanti come il benzene (7 amb e 7 pers), il PM10 (13 amb e 4 pers) e il PM2.5 (12 amb e 9 pers) che in termini generali. Non sono stati trovati lavori che si occupassero nello specifico di polveri a granulometria inferiore o di nanoparticolato. 76 studi hanno considerato una serie di fattori confondenti, quali fumo (73), consumo di alcol (29), dieta (13), storia lavorativa (34). Considerando gli effetti dell’esposizione, è stato osservato un ampio focus sulle alterazioni genetiche (micronuclei e addotti al DNA), ormonali (tiroide, funzione riproduttiva, secrezione di cortisolo) e connesse all’infiammazione o allo stress ossidativo. In particolare, nei lavoratori esposti sono state rilevate frequenze maggiori di micronuclei, addotti e rotture del doppio filamento del DNA, debole stimolazione dell’attività delle cellule NK, livelli più elevati di IL-2 e degli indici infiammatori, compresa la 8-oxo-2'-deossiguanosina. I lavori selezionati presentano generalmente risultati statisticamente significativi, che permettono di considerare l’esposizione in ambiente urbano un fattore di rischio rilevante per la salute degli OW. Conclusioni. L’esposizione degli OW a inquinamento urbano può determinare danni genetici, aumento dell’infiammazione e alterazione della secrezione di alcuni ormoni, con possibili conseguenze patologiche. Le misure di mitigazione dell’esposizione, comprese l’implementazione di nature based solution, sono quindi di grande importanza e attualità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.