Introduzione. La sindrome takotsubo è una cardiomiopatia non ischemica caratterizzata da disfunzione del ventricolo sinistro, di solito transitoria, che si manifesta con anomalie della cinesi parietale e può simulare una sindrome coronarica acuta: dolore toracico, dispnea, alterazioni elettrocardiografiche e degli enzimi di necrosi. Essa è verosimilmente dovuta a stimoli di origine neurogena, originati da stress acuto, d’origine psicologica o fisica. Caratteristica è la transitoria modificazione balloniforme dell'apice ventricolare sinistro, visibile con tecniche di imaging, che fa assumere al ventricolo sinistro la forma di un cestello (tsubo) usato dai pescatori giapponesi per la pesca del polpo (tako). Obiettivi. Descrizione del primo caso di sindrome takotsubo insorta in un medico, nell’ambito di un contesto professionale fortemente stressogeno in assenza di altra causa organica. Metodi. Iter diagnostico cardiologico comprendente esami ematochimici, ecocardiogramma transtoracico, coronaroventricolografiagrafia, risonanza magnetica (RM) cardiaca con mezzo di contrasto. Protocollo diagnostico multidisciplinare per stress lavoro-correlato, comprendente visita di medicina del lavoro, visita psichiatrica e test psicodiagnostici. Risultati. La segnalazione riguarda una donna di 57 anni, affetta da tiroidite cronica autoimmune in terapia sostitutiva. Null’altro di rilevate in anamnesi familiare, fisiologica e patologia remota. Da oltre 20 anni dirigente medico di primo livello presso struttura ospedaliera complessa di neonatologia e terapia intensiva neonatale. Nei due anni precedenti la nostra osservazione, sensibile incremento del carico di lavoro e delle relative responsabilità, con eccessivo controllo gerarchico associato ad atteggiamenti svalutanti. Dopo aver gestito un grave caso urgente in condizioni di estrema pressione psicologica, comparsa di dispnea ingravescente, edemi declivi e dolore toracico (coronarie indenni alla coronaroventricolografia, eseguita in urgenza). Troponina I ad alta sensibilità (hs-TNI) > 500 mg/L. Elettrocardiogramma, ecocardiografia e RM suggestivi per sindrome di sindrome takotsubo a variante apicale. La psicovalutazione multidisciplinare, eseguita dopo la remissione della sindrome cardiologica, ha identificato nello stress occupazionale la verosimile causa della sindrome stessa, in persistente disturbo ansioso-depressivo correlato a problematiche lavorative. Inoltrata segnalazione di malattia professionale alle autorità competenti. Conclusione. Il caso conferma la rara possibilità d’insorgenza di sindrome takotsubo (nota anche come “sindrome del cuore infranto”) come conseguenza di intenso stress psicofisico lavoro-correlato, richiamando l’attenzione sulla necessità d’adozione di migliori misure preventive volte a contrastare non solo l’insorgenza di disturbi della sfera psichica ma anche di severe patologie organiche. I medici dell’urgenza svolgano compiti fondamentali in condizioni spesso non ottimali, ma i loro rischi sono spesso sottovalutati. L'adeguata valutazione del rischio da stress nel contesto ospedaliero e l’implementazione di adeguati protocolli di sorveglianza sanitaria appaiono prioritari per tutelare la salute di questa categoria professionale.
Sindrome takotsubo da stress lavorativo in dirigente medico.
F. Greppi
Writing – Original Draft Preparation
;N. CastiglioneInvestigation
;C. NegriInvestigation
;S. CanduraWriting – Review & Editing
2024-01-01
Abstract
Introduzione. La sindrome takotsubo è una cardiomiopatia non ischemica caratterizzata da disfunzione del ventricolo sinistro, di solito transitoria, che si manifesta con anomalie della cinesi parietale e può simulare una sindrome coronarica acuta: dolore toracico, dispnea, alterazioni elettrocardiografiche e degli enzimi di necrosi. Essa è verosimilmente dovuta a stimoli di origine neurogena, originati da stress acuto, d’origine psicologica o fisica. Caratteristica è la transitoria modificazione balloniforme dell'apice ventricolare sinistro, visibile con tecniche di imaging, che fa assumere al ventricolo sinistro la forma di un cestello (tsubo) usato dai pescatori giapponesi per la pesca del polpo (tako). Obiettivi. Descrizione del primo caso di sindrome takotsubo insorta in un medico, nell’ambito di un contesto professionale fortemente stressogeno in assenza di altra causa organica. Metodi. Iter diagnostico cardiologico comprendente esami ematochimici, ecocardiogramma transtoracico, coronaroventricolografiagrafia, risonanza magnetica (RM) cardiaca con mezzo di contrasto. Protocollo diagnostico multidisciplinare per stress lavoro-correlato, comprendente visita di medicina del lavoro, visita psichiatrica e test psicodiagnostici. Risultati. La segnalazione riguarda una donna di 57 anni, affetta da tiroidite cronica autoimmune in terapia sostitutiva. Null’altro di rilevate in anamnesi familiare, fisiologica e patologia remota. Da oltre 20 anni dirigente medico di primo livello presso struttura ospedaliera complessa di neonatologia e terapia intensiva neonatale. Nei due anni precedenti la nostra osservazione, sensibile incremento del carico di lavoro e delle relative responsabilità, con eccessivo controllo gerarchico associato ad atteggiamenti svalutanti. Dopo aver gestito un grave caso urgente in condizioni di estrema pressione psicologica, comparsa di dispnea ingravescente, edemi declivi e dolore toracico (coronarie indenni alla coronaroventricolografia, eseguita in urgenza). Troponina I ad alta sensibilità (hs-TNI) > 500 mg/L. Elettrocardiogramma, ecocardiografia e RM suggestivi per sindrome di sindrome takotsubo a variante apicale. La psicovalutazione multidisciplinare, eseguita dopo la remissione della sindrome cardiologica, ha identificato nello stress occupazionale la verosimile causa della sindrome stessa, in persistente disturbo ansioso-depressivo correlato a problematiche lavorative. Inoltrata segnalazione di malattia professionale alle autorità competenti. Conclusione. Il caso conferma la rara possibilità d’insorgenza di sindrome takotsubo (nota anche come “sindrome del cuore infranto”) come conseguenza di intenso stress psicofisico lavoro-correlato, richiamando l’attenzione sulla necessità d’adozione di migliori misure preventive volte a contrastare non solo l’insorgenza di disturbi della sfera psichica ma anche di severe patologie organiche. I medici dell’urgenza svolgano compiti fondamentali in condizioni spesso non ottimali, ma i loro rischi sono spesso sottovalutati. L'adeguata valutazione del rischio da stress nel contesto ospedaliero e l’implementazione di adeguati protocolli di sorveglianza sanitaria appaiono prioritari per tutelare la salute di questa categoria professionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.