La Corte di cassazione torna ancora una volta sul tema del requisito del valore artistico ex art. 2 n.10 l.a. attraverso il quale si determina se un’opera dell’industrial design possa godere della tu- tela di diritto d’autore. Nel commento che segue l’autore muove dalla qualificazione di norma aperta della disposizione de qua, concentrando pertanto l’analisi non solo sulla selezione dei cri- teri indiziari che possano svolgere il ruolo di referente interpretativo rivelatore della sussistenza del valore artistico, bensì sul metodo decisorio che il giudice compie ogniqualvolta debba appli- care una norma aperta contenente uno standard valutativo. La sentenza offre poi lo spunto per analizzare un’altra norma a fattispecie aperta, ossia l’art. 2598 n.3 c.c. e in particolare l’istituto della concorrenza sleale parassitaria diacronica e sincronica.
La protezione d’autore delle opere dell’“industrial design” e la concorrenza sleale parassitaria. Ultimi approdi di temi tormentati
Remotti, Giorgio
2016-01-01
Abstract
La Corte di cassazione torna ancora una volta sul tema del requisito del valore artistico ex art. 2 n.10 l.a. attraverso il quale si determina se un’opera dell’industrial design possa godere della tu- tela di diritto d’autore. Nel commento che segue l’autore muove dalla qualificazione di norma aperta della disposizione de qua, concentrando pertanto l’analisi non solo sulla selezione dei cri- teri indiziari che possano svolgere il ruolo di referente interpretativo rivelatore della sussistenza del valore artistico, bensì sul metodo decisorio che il giudice compie ogniqualvolta debba appli- care una norma aperta contenente uno standard valutativo. La sentenza offre poi lo spunto per analizzare un’altra norma a fattispecie aperta, ossia l’art. 2598 n.3 c.c. e in particolare l’istituto della concorrenza sleale parassitaria diacronica e sincronica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.