Viene presentato uno schema per la valutazione del rischio chimico negli ambienti di lavoro secondo quanto previsto dal decreto legislativo 25/2002. Esso si articola nei seguenti punti: dati identificativi aziendali, scopo e campo di applicazione, descrizione delle attività lavorative, misure di prevenzione e protezione, relazione del medico competente (comprendente monitoraggio biologico), monitoraggio ambientale, valutazione conclusiva. Lo schema vuole essere uno strumento quali-quantitativo per il datore di lavoro e per i suoi collaboratori finalizzato a stabilire se il rischio chimico presente nelle singole realtà produttive possa o meno essere ritenuto “moderato”.
Proposta di uno schema utilizzabile per la valutazione del rischio chimico ai sensi del decreto legislativo 25/2002
CANDURA, STEFANO
2003-01-01
Abstract
Viene presentato uno schema per la valutazione del rischio chimico negli ambienti di lavoro secondo quanto previsto dal decreto legislativo 25/2002. Esso si articola nei seguenti punti: dati identificativi aziendali, scopo e campo di applicazione, descrizione delle attività lavorative, misure di prevenzione e protezione, relazione del medico competente (comprendente monitoraggio biologico), monitoraggio ambientale, valutazione conclusiva. Lo schema vuole essere uno strumento quali-quantitativo per il datore di lavoro e per i suoi collaboratori finalizzato a stabilire se il rischio chimico presente nelle singole realtà produttive possa o meno essere ritenuto “moderato”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.