Le pratiche di supporto alla formazione, buone e/o cattive che si siano dimostrate, spesso hanno peccato in merito alle fasi di monitoraggio e valutazione. La loro efficacia nel rispondere ai bisogni dell’utenza non è stata, molto spesso, nemmeno messa in discussione. Per cercare di ovviare a tale problema, e allo stesso tempo dovendo fare i conti con i tagli all’istruzione, l’Università di Pavia sta sperimentando un metodo di monitoraggio delle proprie attività di orientamento e tutorato, al fine di ottimizzare sia disponibilità economiche, sia umane. Nello specifico, in questo intervento si intende approfondire l’aspetto del tutorato, lasciando l’orientamento ad altri contributi . Capire quali siano i fattori determinati per l’efficacia di un progetto di tutorato non è facile: certamente non è sufficiente il numero degli studenti che vi partecipano, ma nemmeno il semplice superamento del singolo esame, tantomeno si può pensare che la dichiarazione di soddisfazione dell’utenza possa essere l’unico elemento importante da tener presente. Forse è proprio un mix di tali elementi a determinare se sia opportuno o meno riproporre un progetto di tutorato per più anni, investire risorse – economiche e umane – ma come raccogliere gli elementi, esaminarli e trarne indicazioni non è cosa immediata. In questi ultimi anni, dopo aver dedicato buona parte di sforzi e tempo nella progettazione e messa a sistema del sistema informativo, l’Ateneo pavese ha ritenuto opportuno fare un tentativo. Il Centro orientamento ha progettato da un lato la creazione un database in cui confluissero i dati della segreteria, da poter mettere in comunicazione con i dati dei partecipanti ai bandi di selezione per le attività di tutorato (i tutor) e gli utenti partecipanti (gli studenti). Raccogliendo i dati relativi a: tipologia di progetto (bandi), esame e docente di riferimento, andamento generale analisi pre delle carriere in riferimento al singolo corso (analisi con sistema informativo del C.OR.), tipologia di tutor collaboratore (anagrafica tutor), numero e tipologia di utenza (analisi post delle carriere con sistema informativo del C.OR.), frequenza di partecipazione al progetto (registri on-line), soddisfazione da parte degli utenti, si è pensato di poter fare una serie di analisi statistiche (quantitative e qualitative) in merito alle opportunità di supporto attivate sotto il nome di tutorato. Il presente intervento ha lo scopo, dunque, di condividere con i colleghi e gli addetti ai lavori presenti in aula una metodologia di valutazione della azioni a supporto del successo formativo.

Valutare il tutorato

ZANETTI, MARIA ASSUNTA;FERRARI, PAOLA ROBERTA
2009-01-01

Abstract

Le pratiche di supporto alla formazione, buone e/o cattive che si siano dimostrate, spesso hanno peccato in merito alle fasi di monitoraggio e valutazione. La loro efficacia nel rispondere ai bisogni dell’utenza non è stata, molto spesso, nemmeno messa in discussione. Per cercare di ovviare a tale problema, e allo stesso tempo dovendo fare i conti con i tagli all’istruzione, l’Università di Pavia sta sperimentando un metodo di monitoraggio delle proprie attività di orientamento e tutorato, al fine di ottimizzare sia disponibilità economiche, sia umane. Nello specifico, in questo intervento si intende approfondire l’aspetto del tutorato, lasciando l’orientamento ad altri contributi . Capire quali siano i fattori determinati per l’efficacia di un progetto di tutorato non è facile: certamente non è sufficiente il numero degli studenti che vi partecipano, ma nemmeno il semplice superamento del singolo esame, tantomeno si può pensare che la dichiarazione di soddisfazione dell’utenza possa essere l’unico elemento importante da tener presente. Forse è proprio un mix di tali elementi a determinare se sia opportuno o meno riproporre un progetto di tutorato per più anni, investire risorse – economiche e umane – ma come raccogliere gli elementi, esaminarli e trarne indicazioni non è cosa immediata. In questi ultimi anni, dopo aver dedicato buona parte di sforzi e tempo nella progettazione e messa a sistema del sistema informativo, l’Ateneo pavese ha ritenuto opportuno fare un tentativo. Il Centro orientamento ha progettato da un lato la creazione un database in cui confluissero i dati della segreteria, da poter mettere in comunicazione con i dati dei partecipanti ai bandi di selezione per le attività di tutorato (i tutor) e gli utenti partecipanti (gli studenti). Raccogliendo i dati relativi a: tipologia di progetto (bandi), esame e docente di riferimento, andamento generale analisi pre delle carriere in riferimento al singolo corso (analisi con sistema informativo del C.OR.), tipologia di tutor collaboratore (anagrafica tutor), numero e tipologia di utenza (analisi post delle carriere con sistema informativo del C.OR.), frequenza di partecipazione al progetto (registri on-line), soddisfazione da parte degli utenti, si è pensato di poter fare una serie di analisi statistiche (quantitative e qualitative) in merito alle opportunità di supporto attivate sotto il nome di tutorato. Il presente intervento ha lo scopo, dunque, di condividere con i colleghi e gli addetti ai lavori presenti in aula una metodologia di valutazione della azioni a supporto del successo formativo.
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