Dopo una rassegna degli autografi di Gadda pertinenti alle maggiori opere dello scrittore e conservati in sedi istituzionali (principali l’Archivio Contemporaneo “Alessandro Bonsanti” del Gabinetto Vieusseux di Firenze e la Biblitoeca Trivulziana di Milano), si delinea un programma di studio e valorizzazione degli autografi sia per il loro apporto diacronico alla storia dei singoli testi, sia, più sottilmente, per la possibilità di fondare su questi materiali d’autore il “giornale di composizione” di Gadda. Si mette infine in evidenza la necessità di estendere lo studio degli autografi anche agli elementi non verbali, figurativi o indirettamente iconici, in essi presenti.
Gli autografi gaddiani
VELA, CLAUDIO
2010-01-01
Abstract
Dopo una rassegna degli autografi di Gadda pertinenti alle maggiori opere dello scrittore e conservati in sedi istituzionali (principali l’Archivio Contemporaneo “Alessandro Bonsanti” del Gabinetto Vieusseux di Firenze e la Biblitoeca Trivulziana di Milano), si delinea un programma di studio e valorizzazione degli autografi sia per il loro apporto diacronico alla storia dei singoli testi, sia, più sottilmente, per la possibilità di fondare su questi materiali d’autore il “giornale di composizione” di Gadda. Si mette infine in evidenza la necessità di estendere lo studio degli autografi anche agli elementi non verbali, figurativi o indirettamente iconici, in essi presenti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.