Il desiderio di approfondire le conoscenze relative ad una branca dell’arte considerata “minore” da taluna critica e di analizzare una delle più apprezzabili testimonianze di storia artistica locale, ricercando una bibliografia tecnica di stampo non divulgativo, unitamente alla possibilità di analisi diretta del manufatto fornita in occasione dell’intervento di restauro conservativo, sono aspetti che si collocano a fondamento dello studio storico ed archeometrico che ha interessato il ciclo di vetrate istoriate del presbiterio della Parrocchiale romanica dei SS. Pietro e Paolo di Crevoladossola. Tale ciclo, composto da quattro vetrate e da un rosone, è attribuito al maestro vetraio Hans Funk di Berna e costituisce un unicum nella storia delle vetrate elvetiche, avendo mantenuto l’intelaiatura in piombo originaria, fatto eccezionale per la confederazione; infatti i cicli ad esso contemporanei sono stati privati delle originarie intelaiature nel corso dei secoli XVIII e XIX. Le problematiche affrontate hanno spaziato dall’ambito storico artistico a quello scientifico ed hanno riguardato tanto le questioni connesse alla datazione dell’opera, l’individuazione di stili e tecniche marcatamente riconducibili a matrici di produzione elvetica, quanto la determinazione delle microstratigrafie dei vetri incamiciati e della loro composizione chimica, in relazione alla cronologia della loro produzione, la tecnologia e l’ambito di produzione del manufatto.

Studio storico ed archeometrico del ciclo di vetrate istoriate di Crevoladossola (Verbania)

BASSO, ELENA;RICCARDI, MARIA PIA;MAZZILLI, MARIA TERESA;MESSIGA, BRUNO
2010-01-01

Abstract

Il desiderio di approfondire le conoscenze relative ad una branca dell’arte considerata “minore” da taluna critica e di analizzare una delle più apprezzabili testimonianze di storia artistica locale, ricercando una bibliografia tecnica di stampo non divulgativo, unitamente alla possibilità di analisi diretta del manufatto fornita in occasione dell’intervento di restauro conservativo, sono aspetti che si collocano a fondamento dello studio storico ed archeometrico che ha interessato il ciclo di vetrate istoriate del presbiterio della Parrocchiale romanica dei SS. Pietro e Paolo di Crevoladossola. Tale ciclo, composto da quattro vetrate e da un rosone, è attribuito al maestro vetraio Hans Funk di Berna e costituisce un unicum nella storia delle vetrate elvetiche, avendo mantenuto l’intelaiatura in piombo originaria, fatto eccezionale per la confederazione; infatti i cicli ad esso contemporanei sono stati privati delle originarie intelaiature nel corso dei secoli XVIII e XIX. Le problematiche affrontate hanno spaziato dall’ambito storico artistico a quello scientifico ed hanno riguardato tanto le questioni connesse alla datazione dell’opera, l’individuazione di stili e tecniche marcatamente riconducibili a matrici di produzione elvetica, quanto la determinazione delle microstratigrafie dei vetri incamiciati e della loro composizione chimica, in relazione alla cronologia della loro produzione, la tecnologia e l’ambito di produzione del manufatto.
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