Descrivere la dimensione territoriale di una città come Salvador da Bahia risulta, per un europeo, operazione non senza difficoltà soprattutto se l’intento è quello di avanzare una lettura interpretativa dei sui spazi. L’esperienza emozionale tende a prevalere, ciò ha per conseguenza la restituzione di immagini convenzionali della città come un luogo immerso in un paradiso ambientale coronato da spiagge dorate e da palme di cocco, dove al suo interno si incontra la compresenza di spazi urbani stratificati in secoli di storia, ancora presenti attraverso le forme, i colori, la musica, le persone. Valori estetici e culturali che riecheggiano nelle parole del grande scrittore contemporaneo Jorge Amado. A determinare tale visione è proprio la notevole dimensione paesistica. Richiamando le parole entusiastiche di Le Corbusier che, dopo il suo viaggio degli anni ’30 in Brasile, definisce “spettacoli cosmici” gli elementi caratterizzanti il territorio brasiliano, appare evidente la necessità di un cambio dello sguardo interpretativo di questi spazi, della definizione dei limiti che lo costruiscono, delle misure e proporzioni che lo costituiscono. L’elemento predominante è la natura; essa appare vincente sugli spazi urbani abitati. Apparentemente non esistono significative architetture urbane individuali che segnano la costa ma sono elementi antropici di mediazione proiettati nel paesaggio, assunto come referente principale.

A medida da dimensão paisagística

CATTANEO, TIZIANO
2011-01-01

Abstract

Descrivere la dimensione territoriale di una città come Salvador da Bahia risulta, per un europeo, operazione non senza difficoltà soprattutto se l’intento è quello di avanzare una lettura interpretativa dei sui spazi. L’esperienza emozionale tende a prevalere, ciò ha per conseguenza la restituzione di immagini convenzionali della città come un luogo immerso in un paradiso ambientale coronato da spiagge dorate e da palme di cocco, dove al suo interno si incontra la compresenza di spazi urbani stratificati in secoli di storia, ancora presenti attraverso le forme, i colori, la musica, le persone. Valori estetici e culturali che riecheggiano nelle parole del grande scrittore contemporaneo Jorge Amado. A determinare tale visione è proprio la notevole dimensione paesistica. Richiamando le parole entusiastiche di Le Corbusier che, dopo il suo viaggio degli anni ’30 in Brasile, definisce “spettacoli cosmici” gli elementi caratterizzanti il territorio brasiliano, appare evidente la necessità di un cambio dello sguardo interpretativo di questi spazi, della definizione dei limiti che lo costruiscono, delle misure e proporzioni che lo costituiscono. L’elemento predominante è la natura; essa appare vincente sugli spazi urbani abitati. Apparentemente non esistono significative architetture urbane individuali che segnano la costa ma sono elementi antropici di mediazione proiettati nel paesaggio, assunto come referente principale.
2011
9788589998017
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/280306
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