Forse con troppa leggerezza si è affrontato in questi anni un tema affascinante, ma delicato e controverso, come è la «certificazione delle competenze» in ambito scolastico. Il dibattito a livello europeo, a partire dagli ormai storici documenti degli anni Novanta (Delors, 1993; Cresson, 1995) e dalle indicazioni normative dell’Unione Europea sulle competenze chiave (2006) e sul quadro comune delle qualifiche (2008), si è declinato su due vie parallele: da un lato, la progressiva messa a punto del concetto di competenza — grazie anche al contributo offerto dalle scienze psicologiche in relazione all’orientamento formativo —, dall’altro la trasparenza nel rilascio dei titoli e delle qualifiche spendibili nel mercato del lavoro comunitario. All’interno di questo contesto l’approccio alla formazione per competenze ha assunto negli ultimi anni un ruolo cruciale nei processi di cambiamento che hanno caratterizzato i sistemi scolastici a livello internazionale. Pertanto anche il legislatore italiano, collocandosi nella prospettiva europea dell’educazione, ha recentemente introdotto nel nostro ordimento alcune indicazioni volte a superare il setting scolastico tradizionale articolato in rigidi insegnamenti di carattere disciplinare e fondato sulla trasmissione delle conoscenze per riconoscere alle competenze un ruolo fondamentale.

La certificazione delle competenze al termine dell’obbligo scolastico: adempimento burocratico o momento di transizione verso una “scuola competente”?

BROLI, LUISA;ZANETTI, MARIA ASSUNTA
2011-01-01

Abstract

Forse con troppa leggerezza si è affrontato in questi anni un tema affascinante, ma delicato e controverso, come è la «certificazione delle competenze» in ambito scolastico. Il dibattito a livello europeo, a partire dagli ormai storici documenti degli anni Novanta (Delors, 1993; Cresson, 1995) e dalle indicazioni normative dell’Unione Europea sulle competenze chiave (2006) e sul quadro comune delle qualifiche (2008), si è declinato su due vie parallele: da un lato, la progressiva messa a punto del concetto di competenza — grazie anche al contributo offerto dalle scienze psicologiche in relazione all’orientamento formativo —, dall’altro la trasparenza nel rilascio dei titoli e delle qualifiche spendibili nel mercato del lavoro comunitario. All’interno di questo contesto l’approccio alla formazione per competenze ha assunto negli ultimi anni un ruolo cruciale nei processi di cambiamento che hanno caratterizzato i sistemi scolastici a livello internazionale. Pertanto anche il legislatore italiano, collocandosi nella prospettiva europea dell’educazione, ha recentemente introdotto nel nostro ordimento alcune indicazioni volte a superare il setting scolastico tradizionale articolato in rigidi insegnamenti di carattere disciplinare e fondato sulla trasmissione delle conoscenze per riconoscere alle competenze un ruolo fondamentale.
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