Delle cose più necessarie a ben comporre, ed ordinare un Libro Doppio co’l suo Giornale. L’ordinamento contabile dell’economato di un Monastero nel 1586, nell’Indrizzo di Angelo Pietra, un secolo dopo il Tractatus di Luca Pacioli

Con le magistrali intuizioni di Fabio Besta e di Gino Zappa la rilevazione contabile assurge a sistematica disciplina, a teorica, proprio in quanto i due Maestri hanno fatto esplicito riferimento a tipologie di aziende prevalenti nel periodo storico in cui hanno svolto le loro elaborazioni teoriche. Anteriormente alle idee innovative di Besta e Zappa, i processi di rilevazione contabile avevano pur sempre una loro sistematizzazione, incentrata più sul sistema dei libri contabili che sui metodi della loro annotazione. La partita doppia, oggi intesa come metodo dicotomico ideale per la rilevazione di valori contrapposti che sorgono nei flussi economici e finanziari, non era sconosciuta alla fine del „500 . Al contrario, aveva applicazioni in un certo qual modo evolute pur non essendo ancora compiutamente delineato né il sistema della “sostanza” della “materia” da rilevare, né la tipologia di azienda di cui controllare l‟amministrazione della “sostanza” né, infine, il quadro delle sintesi conoscitive cui il metodo, applicato alla “sostanza”, sarebbe dovuto pervenire. Per offrire supporto a queste considerazioni, ci proponiamo di analizzare il “sistema contabile” descritto nel trattato – considerato una rarità – dal titolo Indrizzo degli economi di Angelo Pietra, monaco benedettino di origini genovesi, datato 1586, destinato ai Cellerari che amministravano le “sostanze” dei monasteri.