La geometria delle emozioni. Dialogo a due voci sulla necessità di una didattica performativa

A partire da alcune esperienze con insegnanti di matematica in formazione e in servizio, sviluppate intrecciando aspetti specifici della matematica alle trame autobiografiche dei partecipanti mediante il ricorso a strumenti performativi, si sono proposte riflessioni con l’obiettivo di contribuire a delineare modelli di interventi formativi per insegnanti che prevedano, come imprescindibile, l’integrazione tra motivi autobiografici e costrutti cognitivi. Nelle esperienze citate, gli aspetti specifici della matematica hanno riguardato il problema della duplicazione del quadrato, i solidi platonici e la formula di Eulero sulla numerosità di spigoli, vertici e facce di un poliedro; le trame autobiografiche si riferivano alla relazione personale con la matematica come disciplina nelle diverse tappe del proprio percorso scolastico ed alla riflessione sulla propria identità professionale di insegnanti e sulle pratiche d’azione in classe.