Vessazioni e molestie reiterate in ambito lavorativo (“mobbing”) possono causare disturbi emozionali, comportamentali e psicosomatici. Secondo i criteri DSM (Diagnostical and Statistical Manual of Mental Disorders), tale sindrome viene spesso diagnosticata come “Disturbo d’Adattamento” (DA) o, più raramente, “Disturbo Post-Traumatico da Stress” (DPTS). Nel presente studio sono stati valutati prospetticamente stato di salute, reinserimento professionale ed esiti medico-legali in un gruppo di soggetti che avevano ricevuto diagnosi di DA o DPTS (mobbing-correlati) presso l’Unità di Medicina del Lavoro della Fondazione Salvatore Maugeri (FSM) di Pavia. Come precedentemente segnalato, tali diagnosi sono formulate solo in una minoranza (< 10 %) di coloro che si rivolgono al nostro Istituto per disagio psicologico soggettivamente correlato a stress lavorativo. Lo studio indica che la violenza psicologica sul lavoro può comportare effetti a medio/lungo termine, sul piano personale e professionale, anche anni dopo l’allontanamento dall’ambiente patogeno. L’indagine condotta è preliminare e Il campione esaminato non è ampio. Pur con queste limitazioni, i dati analizzati suggeriscono che il corretto inquadramento diagnostico dei quadri psicopatologici da mobbing -e la loro tempestiva segnalazione alle Autorità Competenti- possano costituire una base di partenza per un cambiamento a livello personale e lavorativo, utile per favorire il recupero della salute e del senso di dignità personale, il ritorno al lavoro e il riconoscimento del danno subito in ambito medico legale.
Esiti personali e professionali di molestie e vessazioni sul lavoro: studio esplorativo di follow-up
FIABANE, ELENA MARIA;ARGENTERO, PIERGIORGIO;CANDURA, STEFANO
2014-01-01
Abstract
Vessazioni e molestie reiterate in ambito lavorativo (“mobbing”) possono causare disturbi emozionali, comportamentali e psicosomatici. Secondo i criteri DSM (Diagnostical and Statistical Manual of Mental Disorders), tale sindrome viene spesso diagnosticata come “Disturbo d’Adattamento” (DA) o, più raramente, “Disturbo Post-Traumatico da Stress” (DPTS). Nel presente studio sono stati valutati prospetticamente stato di salute, reinserimento professionale ed esiti medico-legali in un gruppo di soggetti che avevano ricevuto diagnosi di DA o DPTS (mobbing-correlati) presso l’Unità di Medicina del Lavoro della Fondazione Salvatore Maugeri (FSM) di Pavia. Come precedentemente segnalato, tali diagnosi sono formulate solo in una minoranza (< 10 %) di coloro che si rivolgono al nostro Istituto per disagio psicologico soggettivamente correlato a stress lavorativo. Lo studio indica che la violenza psicologica sul lavoro può comportare effetti a medio/lungo termine, sul piano personale e professionale, anche anni dopo l’allontanamento dall’ambiente patogeno. L’indagine condotta è preliminare e Il campione esaminato non è ampio. Pur con queste limitazioni, i dati analizzati suggeriscono che il corretto inquadramento diagnostico dei quadri psicopatologici da mobbing -e la loro tempestiva segnalazione alle Autorità Competenti- possano costituire una base di partenza per un cambiamento a livello personale e lavorativo, utile per favorire il recupero della salute e del senso di dignità personale, il ritorno al lavoro e il riconoscimento del danno subito in ambito medico legale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.