Il bilancio consolidato è il primario strumento informativo circa l’andamento economico di un gruppo aziendale. L’Unione Europea ha imposto dal 2005 la redazione del bilancio consolidato secondo i principi contabili Ias/Ifrs alla capogruppo che ha emesso titoli quotati presso le borse valori, al fine di armonizzare il “linguaggio” con il quale sono elaborate e trasmesse le informazioni circa i profili reddituale, patrimoniale e finanziario della gestione del gruppo. Gli Ias/Ifrs hanno innovato profondamente la redazione del bilancio consolidato delle imprese italiane, per il quale sono stati introdotti approcci e comportamenti contabili profondamente innovativi rispetto alla nostra cultura aziendale ed esperienza amministrativa. Nell’ambito degli Ifrs, il bilancio consolidato è riconosciuto come bilancio primario, scalzando il ruolo che invece il bilancio di esercizio (cosiddetto separato nell’ambito degli Ifrs) ricopre nella prassi contabile italiana. L’adozione dei principi contabili internazionali, inoltre, ha spostato l’attenzione sulla nozione di controllo piuttosto che sulla forma legale attraverso la quale si organizzano i Gruppi. In particolare, anche alla luce delle più recenti modifiche introdotte dalla revisione dei principi contabili internazionali (Ifrs 3 e Ias 27) e delle diverse teorie di consolidamento contenute nei due framework contabili, si è avvertita l’esigenza di trattare in chiave “dinamica” il fenomeno dell’”assestamento della partecipazione” nel bilancio consolidato. Con tale “etichetta” la dottrina suole indicare l’elaborazione di consolidamento con la quale si elide il valore della partecipazione con la corrispondente frazione del patrimonio netto della controllata (al momento dell’acquisizione del controllo) e si accerta l’eventuale incremento o decremento del patrimonio della controllata di pertinenza della capogruppo (dalla data di acquisizione del controllo a quella di redazione del bilancio consolidato) così da determinare in via residuale il patrimonio netto della minoranza di ciascuna controllata. In alternativa al cosiddetto “assestaI-XVI-Prime - partecipazione.indd 13 13/06/12 11:27 Estratto della pubblicazione Estratto distribuito da BibletPremessa XIV mento analitico” della partecipazione, l’”assestamento sintetico” prevede il mantenimento della partecipazione all’attivo, adeguandone il valore in funzione delle variazioni subite dal patrimonio netto della partecipata. In questo volume si è cercato di concentrare l’attenzione non solo sul fenomeno dell’”assestamento”, quale operazione singolarmente e isolatamente osservata, ma sugli effetti che la variazione della quota di partecipazione detenuta può originare sia sul reddito sia sul patrimonio del gruppo, della capogruppo e della minoranza esposti nel bilancio consolidato; le tematiche che emergono, per la varietà e la complessità delle medesime, sono state trattate utilizzando numerosi casi al fine di chiarire operativamente l’applicazione dei principi contabili e le differenze che rilevano nel bilancio consolidato a seconda che si utilizzino i principi contabili nazionali (Oic) oppure quelli internazionali (Ias/Ifrs).

La variazione della quota di partecipazione nel bilancio consolidato.

RINALDI, LUIGI;
2012-01-01

Abstract

Il bilancio consolidato è il primario strumento informativo circa l’andamento economico di un gruppo aziendale. L’Unione Europea ha imposto dal 2005 la redazione del bilancio consolidato secondo i principi contabili Ias/Ifrs alla capogruppo che ha emesso titoli quotati presso le borse valori, al fine di armonizzare il “linguaggio” con il quale sono elaborate e trasmesse le informazioni circa i profili reddituale, patrimoniale e finanziario della gestione del gruppo. Gli Ias/Ifrs hanno innovato profondamente la redazione del bilancio consolidato delle imprese italiane, per il quale sono stati introdotti approcci e comportamenti contabili profondamente innovativi rispetto alla nostra cultura aziendale ed esperienza amministrativa. Nell’ambito degli Ifrs, il bilancio consolidato è riconosciuto come bilancio primario, scalzando il ruolo che invece il bilancio di esercizio (cosiddetto separato nell’ambito degli Ifrs) ricopre nella prassi contabile italiana. L’adozione dei principi contabili internazionali, inoltre, ha spostato l’attenzione sulla nozione di controllo piuttosto che sulla forma legale attraverso la quale si organizzano i Gruppi. In particolare, anche alla luce delle più recenti modifiche introdotte dalla revisione dei principi contabili internazionali (Ifrs 3 e Ias 27) e delle diverse teorie di consolidamento contenute nei due framework contabili, si è avvertita l’esigenza di trattare in chiave “dinamica” il fenomeno dell’”assestamento della partecipazione” nel bilancio consolidato. Con tale “etichetta” la dottrina suole indicare l’elaborazione di consolidamento con la quale si elide il valore della partecipazione con la corrispondente frazione del patrimonio netto della controllata (al momento dell’acquisizione del controllo) e si accerta l’eventuale incremento o decremento del patrimonio della controllata di pertinenza della capogruppo (dalla data di acquisizione del controllo a quella di redazione del bilancio consolidato) così da determinare in via residuale il patrimonio netto della minoranza di ciascuna controllata. In alternativa al cosiddetto “assestaI-XVI-Prime - partecipazione.indd 13 13/06/12 11:27 Estratto della pubblicazione Estratto distribuito da BibletPremessa XIV mento analitico” della partecipazione, l’”assestamento sintetico” prevede il mantenimento della partecipazione all’attivo, adeguandone il valore in funzione delle variazioni subite dal patrimonio netto della partecipata. In questo volume si è cercato di concentrare l’attenzione non solo sul fenomeno dell’”assestamento”, quale operazione singolarmente e isolatamente osservata, ma sugli effetti che la variazione della quota di partecipazione detenuta può originare sia sul reddito sia sul patrimonio del gruppo, della capogruppo e della minoranza esposti nel bilancio consolidato; le tematiche che emergono, per la varietà e la complessità delle medesime, sono state trattate utilizzando numerosi casi al fine di chiarire operativamente l’applicazione dei principi contabili e le differenze che rilevano nel bilancio consolidato a seconda che si utilizzino i principi contabili nazionali (Oic) oppure quelli internazionali (Ias/Ifrs).
2012
978-88-324-8033-7
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/985711
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