Introduzione: Un ruolo decisivo nella cultura dell’oggettivazione sessuale, che connota maggiormente la vita delle donne rispetto a quella degli uomini, è giocato dall’esposizione quotidiana a immagini mediatiche, che insegnano a pensare alle persone come a oggetti sessuali. La teoria dell’oggettivazione è stata formulata per spiegare le conseguenze deleterie del fenomeno sul benessere psicofisico. Fin da subito è stata applicata anche al genere maschile, per il quale si assiste a un incremento di modelli oggettivanti da parte dei media: iper-sessualizzazione della donna e iper-mascolinizzazione dell’uomo vanno di pari passo e si rinforzano reciprocamente. Obiettivi e Metodi: In accordo con la teoria, scopo dello studio è testare per la prima volta un modello completo che consideri l’esposizione a immagini mediatiche sessualmente oggettivanti come antecedente del processo psicologico di auto-oggettivazione e le conseguenze di quest’ultimo (emozionalità negativa, disordini alimentari), con particolare attenzione alle differenze di genere. Il campione è composto da 232 studenti universitari (113 M; 119 F). È stata impiegata una batteria di questionari finalizzata alla rilevazione delle variabili d’interesse. Risultati: Per le donne l’esposizione a immagini oggettivanti conduce all’auto-oggettivazione, aumentando la vergogna per l’aspetto fisico, che a sua volta provoca l’insorgere di disordini alimentari. Gli stessi risultati (seppur più deboli) sono emersi per gli uomini. Le donne hanno ottenuto punteggi medi significativamente superiori in tutte le variabili. Differenze di genere sono emerse anche nel ruolo dell’auto-oggettivazione e della vergogna come variabili mediatrici. Conclusioni: I risultati confermano che l’attenzione che la nostra società riserva all’apparenza provoca conseguenze negative sul benessere psicofisico e invitano a riflettere su strumenti legislativi ed interventi necessari per combattere il fenomeno.

L’impatto dell’oggettivazione sessuale sul benessere psicofisico

DAKANALIS, ANTONIOS;ZANETTI, MARIA ASSUNTA
2012-01-01

Abstract

Introduzione: Un ruolo decisivo nella cultura dell’oggettivazione sessuale, che connota maggiormente la vita delle donne rispetto a quella degli uomini, è giocato dall’esposizione quotidiana a immagini mediatiche, che insegnano a pensare alle persone come a oggetti sessuali. La teoria dell’oggettivazione è stata formulata per spiegare le conseguenze deleterie del fenomeno sul benessere psicofisico. Fin da subito è stata applicata anche al genere maschile, per il quale si assiste a un incremento di modelli oggettivanti da parte dei media: iper-sessualizzazione della donna e iper-mascolinizzazione dell’uomo vanno di pari passo e si rinforzano reciprocamente. Obiettivi e Metodi: In accordo con la teoria, scopo dello studio è testare per la prima volta un modello completo che consideri l’esposizione a immagini mediatiche sessualmente oggettivanti come antecedente del processo psicologico di auto-oggettivazione e le conseguenze di quest’ultimo (emozionalità negativa, disordini alimentari), con particolare attenzione alle differenze di genere. Il campione è composto da 232 studenti universitari (113 M; 119 F). È stata impiegata una batteria di questionari finalizzata alla rilevazione delle variabili d’interesse. Risultati: Per le donne l’esposizione a immagini oggettivanti conduce all’auto-oggettivazione, aumentando la vergogna per l’aspetto fisico, che a sua volta provoca l’insorgere di disordini alimentari. Gli stessi risultati (seppur più deboli) sono emersi per gli uomini. Le donne hanno ottenuto punteggi medi significativamente superiori in tutte le variabili. Differenze di genere sono emerse anche nel ruolo dell’auto-oggettivazione e della vergogna come variabili mediatrici. Conclusioni: I risultati confermano che l’attenzione che la nostra società riserva all’apparenza provoca conseguenze negative sul benessere psicofisico e invitano a riflettere su strumenti legislativi ed interventi necessari per combattere il fenomeno.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/986372
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact