Introduzione: Lo studio si prefigge di indagare: a) l’impatto degli interventi di chirurgia estetica sul disagio legato all’immagine corporea attraverso un confronto pre-post dei punteggi ottenuti al Body Uneasiness Test (Global Severity Index – GSI – di BUT); b) la prevalenza dei disturbi dell’immagine corporea (DIC) e dei disturbi di personalità (DP), nonché le loro frequenze congiunte. Metodi: Il campione iniziale è composto da 229 soggetti (90% F, range d’età 18-59) sottoposti a diversi tipi di interventi di chirurgia estetica presso due ospedali milanesi, tra il 2009 e il 2011. Prima dell’intervento i soggetti hanno compilato il BUT e il Personality Diagnostic Questionnaire - 4+. Il BUT è stato risomministrato 12 mesi dopo l’intervento (N=214). Risultati: Nonostante l’intervento abbia un impatto positivo sul disagio legato all’immagine corporea, il suo effetto dipende dal terzile di appartenenza del soggetto nella distribuzione del GSI pre-opeatorio. Infatti, tutti i soggetti che presentano un DIC nella fase pre-operatoria continuano a presentarlo anche a distanza di oltre un anno dall’intervento (41%). Il 20% dei soggetti presenta almeno una diagnosi di DP (Mdiagnosi=1.55). I DP dei Cluster B e C sono quelli prevalenti. In tutti i soggetti in cui è presente un DP c’è anche la co-presenza di un DIC. Conclusioni: I dati supportano l’utilità di una valutazione clinica da parte dei professionisti della salute mentale per tutti i candidati a un intervento di chirurgia estetica.

Disturbi dell’immagine corporea e disturbi di personalità in chirurgia plastica estetica, e valutazione dell’impatto dell’intervento sul disagio legato all’immagine corporea

DAKANALIS, ANTONIOS;ZANETTI, MARIA ASSUNTA;
2013-01-01

Abstract

Introduzione: Lo studio si prefigge di indagare: a) l’impatto degli interventi di chirurgia estetica sul disagio legato all’immagine corporea attraverso un confronto pre-post dei punteggi ottenuti al Body Uneasiness Test (Global Severity Index – GSI – di BUT); b) la prevalenza dei disturbi dell’immagine corporea (DIC) e dei disturbi di personalità (DP), nonché le loro frequenze congiunte. Metodi: Il campione iniziale è composto da 229 soggetti (90% F, range d’età 18-59) sottoposti a diversi tipi di interventi di chirurgia estetica presso due ospedali milanesi, tra il 2009 e il 2011. Prima dell’intervento i soggetti hanno compilato il BUT e il Personality Diagnostic Questionnaire - 4+. Il BUT è stato risomministrato 12 mesi dopo l’intervento (N=214). Risultati: Nonostante l’intervento abbia un impatto positivo sul disagio legato all’immagine corporea, il suo effetto dipende dal terzile di appartenenza del soggetto nella distribuzione del GSI pre-opeatorio. Infatti, tutti i soggetti che presentano un DIC nella fase pre-operatoria continuano a presentarlo anche a distanza di oltre un anno dall’intervento (41%). Il 20% dei soggetti presenta almeno una diagnosi di DP (Mdiagnosi=1.55). I DP dei Cluster B e C sono quelli prevalenti. In tutti i soggetti in cui è presente un DP c’è anche la co-presenza di un DIC. Conclusioni: I dati supportano l’utilità di una valutazione clinica da parte dei professionisti della salute mentale per tutti i candidati a un intervento di chirurgia estetica.
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