Introduzione. La prevalenza di burnout nel personale sanitario impegnato in prima linea nella gestione pandemica è stata stimata tra il 13% e il 51% (Cotel et al., 2021). Tra i fattori di rischio, si identifica il conflitto lavoro-famiglia derivante dal timore di poter trasmettere il virus e dalla separazione spesso prolungata dalla propria famiglia. Sebbene vi sia qualche evidenza del fatto che i professionisti sanitari abbiano subito episodi di aggressione soprattutto di natura verbale (Bhatti et al., 2021), non è ancora chiaro se l’aggressione da parte dei pazienti possa aver contribuito allo sviluppo di conflitto lavoro-famiglia durante l’emergenza sanitaria. portare i professionisti sanitari a sviluppare sintomi di esaurimento emotivo attraverso il conflitto lavorofamiglia. Metodo. 197 professionisti sanitari operanti in un ospedale del nord Italia hanno compilato un questionario self-report volto ad analizzare: aggressione verbale da parte dei pazienti, conflitto lavoro-famiglia, esaurimento emotivo, tendenza a deumanizzare i propri pazienti, resilienza, esposizione personale/professionale diretta e/o vicaria al COVID-19. I dati sono stati analizzati tramite modelli di mediazione e mediazione moderata. Risultati. L’esposizione ad aggressione verbale da parte dei pazienti si associa direttamente (β=.44, p<.05) ed indirettamente, attraverso la mediazione del conflitto lavoro-famiglia (β=.09, p<.05), ad esaurimento emotivo. La tendenza a deumanizzare i propri pazienti esacerba l’impatto dell’aggressione sul conflitto lavoro-famiglia (β=.49, p<.01), mentre l’effetto di tale tipologia di conflitto sull’esaurimento è mitigato dalla resilienza (β=- .15, p<.05). Limiti. Il presente studio trasversale utilizza soltanto misure self-report. Aspetti innovativi. Si tratta del primo contributo italiano che dimostra come l’aggressione verbale da parte dei pazienti può ripercuotersi sulla vita famigliare dei professionisti sanitari impiegati nella gestione epidemiologica, ponendo un particolare focus sulla deumanizzazione quale strategia di coping disadattiva e sulla resilienza quale fattore di protezione rispetto all’esaurimento.

Aggressione verbale da parte dei pazienti: effetti sui professionisti sanitari ai tempi del COVID-19.

Valentina Sommovigo
;
Ilaria Setti;Chiara Bernuzzi
2021-01-01

Abstract

Introduzione. La prevalenza di burnout nel personale sanitario impegnato in prima linea nella gestione pandemica è stata stimata tra il 13% e il 51% (Cotel et al., 2021). Tra i fattori di rischio, si identifica il conflitto lavoro-famiglia derivante dal timore di poter trasmettere il virus e dalla separazione spesso prolungata dalla propria famiglia. Sebbene vi sia qualche evidenza del fatto che i professionisti sanitari abbiano subito episodi di aggressione soprattutto di natura verbale (Bhatti et al., 2021), non è ancora chiaro se l’aggressione da parte dei pazienti possa aver contribuito allo sviluppo di conflitto lavoro-famiglia durante l’emergenza sanitaria. portare i professionisti sanitari a sviluppare sintomi di esaurimento emotivo attraverso il conflitto lavorofamiglia. Metodo. 197 professionisti sanitari operanti in un ospedale del nord Italia hanno compilato un questionario self-report volto ad analizzare: aggressione verbale da parte dei pazienti, conflitto lavoro-famiglia, esaurimento emotivo, tendenza a deumanizzare i propri pazienti, resilienza, esposizione personale/professionale diretta e/o vicaria al COVID-19. I dati sono stati analizzati tramite modelli di mediazione e mediazione moderata. Risultati. L’esposizione ad aggressione verbale da parte dei pazienti si associa direttamente (β=.44, p<.05) ed indirettamente, attraverso la mediazione del conflitto lavoro-famiglia (β=.09, p<.05), ad esaurimento emotivo. La tendenza a deumanizzare i propri pazienti esacerba l’impatto dell’aggressione sul conflitto lavoro-famiglia (β=.49, p<.01), mentre l’effetto di tale tipologia di conflitto sull’esaurimento è mitigato dalla resilienza (β=- .15, p<.05). Limiti. Il presente studio trasversale utilizza soltanto misure self-report. Aspetti innovativi. Si tratta del primo contributo italiano che dimostra come l’aggressione verbale da parte dei pazienti può ripercuotersi sulla vita famigliare dei professionisti sanitari impiegati nella gestione epidemiologica, ponendo un particolare focus sulla deumanizzazione quale strategia di coping disadattiva e sulla resilienza quale fattore di protezione rispetto all’esaurimento.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1440017
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