Il crescente aumento delle patologie cronico-degenerative ha confermato l’esigenza di affermare strategie nuove per la promozione di stili di vita sani a partire già dall’età scolare. Pertanto l’ASL e l’Università di Pavia hanno svolto insieme uno studio pilota con il fine di stimare la prevalenza di sovrappeso e obesità correlandola ai comportamenti in tema di attività fisica nelle scuole elementari e medie della Provincia di Pavia. E’stato effettuato uno studio trasversale sulla base di un campionamento stratificato proporzionale a due stadi. Il campione è risultato di 460 bambini delle scuole elementari e 383 studenti delle scuole medie. Sono stati classificati in base alla rilevazione del B.M.I ed alla somministrazione di un apposito questionario circa il comportamento alimentare correlato all’attività fisica ed al tempo libero ricostruendo i relativi comportamenti dell’intera giornata precedente all’intervista. I dati ottenuti sono stati inseriti in un data base di Access appositamente predisposto. Nelle scuole elementari il 12% dei bambini è obeso e il 26% soprappeso; nelle scuole medie il 6% è obeso, 24,5% sovrappeso. Il 73% nelle scuole elementari ed il 66,3% nelle scuole medie consuma un numero di porzioni di frutta inferiori a 3 al giorno. Il 53% nelle scuole elementari riferisce di preferire giochi statici (tv, videogames..), nelle scuole medie l’87,2%. Non fare colazione al mattino è risultato un fattore di rischio per l’instaurarsi dell’obesità. Il consumo di frutta e verdura ancora insufficiente rispetto alle porzioni consigliate. Molti ragazzi trascorrono il tempo libero in diversivi che non richiedono attività motoria. Inoltre il rischio è significativamente maggiore nei bambini delle scuole elementari dei centri medio-piccoli, rispetto ai bambini che abitano in città. Nella provincia di Pavia la prevalenza di soprappeso e di obesità nella fascia d’età dai 10 ai 12 anni è risultata più alta rispetto a recenti indagini svolte nel Nord-Italia.

I risultati dell'indagine sullo stato nutrizionale e le abitudini di vita di un campione di studenti della provincia di Pavia

ARPESELLA, MARISA;GERZELI, SIMONE ANTONIO GIUSEPPE;VANDONI, MATTEO
2008-01-01

Abstract

Il crescente aumento delle patologie cronico-degenerative ha confermato l’esigenza di affermare strategie nuove per la promozione di stili di vita sani a partire già dall’età scolare. Pertanto l’ASL e l’Università di Pavia hanno svolto insieme uno studio pilota con il fine di stimare la prevalenza di sovrappeso e obesità correlandola ai comportamenti in tema di attività fisica nelle scuole elementari e medie della Provincia di Pavia. E’stato effettuato uno studio trasversale sulla base di un campionamento stratificato proporzionale a due stadi. Il campione è risultato di 460 bambini delle scuole elementari e 383 studenti delle scuole medie. Sono stati classificati in base alla rilevazione del B.M.I ed alla somministrazione di un apposito questionario circa il comportamento alimentare correlato all’attività fisica ed al tempo libero ricostruendo i relativi comportamenti dell’intera giornata precedente all’intervista. I dati ottenuti sono stati inseriti in un data base di Access appositamente predisposto. Nelle scuole elementari il 12% dei bambini è obeso e il 26% soprappeso; nelle scuole medie il 6% è obeso, 24,5% sovrappeso. Il 73% nelle scuole elementari ed il 66,3% nelle scuole medie consuma un numero di porzioni di frutta inferiori a 3 al giorno. Il 53% nelle scuole elementari riferisce di preferire giochi statici (tv, videogames..), nelle scuole medie l’87,2%. Non fare colazione al mattino è risultato un fattore di rischio per l’instaurarsi dell’obesità. Il consumo di frutta e verdura ancora insufficiente rispetto alle porzioni consigliate. Molti ragazzi trascorrono il tempo libero in diversivi che non richiedono attività motoria. Inoltre il rischio è significativamente maggiore nei bambini delle scuole elementari dei centri medio-piccoli, rispetto ai bambini che abitano in città. Nella provincia di Pavia la prevalenza di soprappeso e di obesità nella fascia d’età dai 10 ai 12 anni è risultata più alta rispetto a recenti indagini svolte nel Nord-Italia.
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