La teoria della mente indica la capacità di attribuire stati mentali a sé e agli altri per comprendere, prevedere e manipolare il comportamento (Premack & Woodruff, 1978). C’è un complesso rapporto tra lo sviluppo delle abilità di teoria della mente e la crescita sia sociale che cognitiva dei bambini, ed esso costituisce un argomento di grande interesse per gli studiosi di psicologia dell’età evolutiva. Molte ragioni e molte conferme empiriche ci inducono a pensare che teoria della mente e relazioni sociali siano strettamente legate e si plasmino a vicenda (cfr. Hughes & Leekam, 2004). E’ stato ad esempio dimostrato che bambini che ottengono buoni risultati in compiti di teoria della mente sono più propensi a comportarsi in maniera prosociale (Denham, 1986; Lalonde & Chandler, 1995) e sono più popolari tra i compagni di classe (Mostow, Izard, Fine, & Trentacosta, 2002; Slaughter, Dennis, & Pritchard, 2002). Aggiungiamo poi che diversi contributi scientifici mostrano come la teoria della mente abbia specifiche implicazioni per gli apprendimenti scolastici: ad esempio, l’attribuzione di stati mentali risulta essenziale per produrre testi letterari e storici (Gardner, 1991), così come per l’affinamento del ragionamento scientifico e del pensiero critico (Astington, 1998). In questa prospettiva, seguendo un’ottica che vede la crescita cognitiva inscindibilmente legata a quella sociale, in una nostra ricerca abbiamo monitorato con uno studio longitudinale il legame tra abilità di teoria della mente, relazioni coi pari e rendimento scolastico in un gruppo di 75 bambini. I risultati mostrano una relazione importante fra queste variabili: i bambini che a 5 anni, prima dell’ingresso alla scuola primaria, mostrano un buon livello di teoria della mente, hanno poi relazioni più positive con i compagni di classe nella scuola stessa (in particolare, in seconda elementare); ed anche il successo scolastico risulta legato all’abilità di teoria della mente: una buona teoria della mente, appaiandosi a bassi livelli di impopolarità, si associa al successo scolastico in terza elementare. Sulla base di tali osservazioni, ne verranno discusse le implicazioni pratiche, ed in particolare l’importanza di considerare la teoria della mente un valido strumento per raggiungere il successo scolastico e di capire quali siano i meccanismi attraverso cui essa agisce.
TEORIA DELLA MENTE DEI RAGAZZI E SUCCESSO SCOLASTICO
PAGNIN, ADRIANO;LECCE, SERENA;CARBONARA, MARIA VITTORIA
2011-01-01
Abstract
La teoria della mente indica la capacità di attribuire stati mentali a sé e agli altri per comprendere, prevedere e manipolare il comportamento (Premack & Woodruff, 1978). C’è un complesso rapporto tra lo sviluppo delle abilità di teoria della mente e la crescita sia sociale che cognitiva dei bambini, ed esso costituisce un argomento di grande interesse per gli studiosi di psicologia dell’età evolutiva. Molte ragioni e molte conferme empiriche ci inducono a pensare che teoria della mente e relazioni sociali siano strettamente legate e si plasmino a vicenda (cfr. Hughes & Leekam, 2004). E’ stato ad esempio dimostrato che bambini che ottengono buoni risultati in compiti di teoria della mente sono più propensi a comportarsi in maniera prosociale (Denham, 1986; Lalonde & Chandler, 1995) e sono più popolari tra i compagni di classe (Mostow, Izard, Fine, & Trentacosta, 2002; Slaughter, Dennis, & Pritchard, 2002). Aggiungiamo poi che diversi contributi scientifici mostrano come la teoria della mente abbia specifiche implicazioni per gli apprendimenti scolastici: ad esempio, l’attribuzione di stati mentali risulta essenziale per produrre testi letterari e storici (Gardner, 1991), così come per l’affinamento del ragionamento scientifico e del pensiero critico (Astington, 1998). In questa prospettiva, seguendo un’ottica che vede la crescita cognitiva inscindibilmente legata a quella sociale, in una nostra ricerca abbiamo monitorato con uno studio longitudinale il legame tra abilità di teoria della mente, relazioni coi pari e rendimento scolastico in un gruppo di 75 bambini. I risultati mostrano una relazione importante fra queste variabili: i bambini che a 5 anni, prima dell’ingresso alla scuola primaria, mostrano un buon livello di teoria della mente, hanno poi relazioni più positive con i compagni di classe nella scuola stessa (in particolare, in seconda elementare); ed anche il successo scolastico risulta legato all’abilità di teoria della mente: una buona teoria della mente, appaiandosi a bassi livelli di impopolarità, si associa al successo scolastico in terza elementare. Sulla base di tali osservazioni, ne verranno discusse le implicazioni pratiche, ed in particolare l’importanza di considerare la teoria della mente un valido strumento per raggiungere il successo scolastico e di capire quali siano i meccanismi attraverso cui essa agisce.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.