Studi condotti negli ultimi due decenni hanno messo in evidenza numerose attività biologiche possedute dal vino oltre a quelle dovute al suo contenuto in etanolo. E’ ormai accertato che un moderato consumo di vino determina una diminuzione del rischio di sviluppare gravi e diffuse patologie croniche quali neoplasie e malattie cardio-vascolari. E’ stato dimostrato che gli effetti positivi della bevanda sono dovuti alle proprietà antiossidanti e antiradicaliche dei componenti polifenolici dei quali è particolarmente ricco il vino rosso. Esso possiede anche attività antibatterica nei confronti di diversi microrganismi tra cui l’Helicobacter pilori. Questa attività biologica è dovuta al resveratrolo, derivato stilbenico che nei vegetali ha funzione di fitoalexina. Il resveratrolo è risultato attivo anche contro alcuni batteri e dermatofiti, responsabili delle più comuni infezioni della pelle umana. Il vino è inoltre risultato attivo in vitro nei confronti di numerosi batteri enteropatogeni. In questo caso è risultato responsabile dell’attività l’acido acetico contenuto nella bevanda. In considerazione del fatto che la bevanda viene ripetutamente consumata durante un pasto e che per questo la sua azione potrebbe essere particolarmente importante per la salute del cavo orale, abbiamo esteso lo studio dell’attività antibatterica e battericida del vino verificando gli effetti nel vino bianco nei confronti degli Streptococchi orali che svolgono un ruolo importante nello sviluppo della carie e delle patologie parodontali. Un campione di vino bianco del commercio è stato saggiato nei confronti di nove Streptococchi colonizzatori del cavo orale. Esso è risultato attivo contro numerosi Streptococchi compreso lo S. mutans, il principale agente eziologico della carie. L’isolamento dal campione di vino analizzato dei componenti attivi è stato condotto mediante dialisi seguita da estrazione in fase solida. E’ risultata attiva la frazione costituita dai componenti più polari indicando che l’attività rilevata per la bevanda, potrebbe essere dovuta agli acidi organici prodotti durante il processo di fermentazione. L’attività di tali acidi contro lo S. mutans è stata verificata utilizzando standards del commercio. Il più attivo è risultato l’acido succinico seguito dall’acido malico, lattico, tartarico, citrico e acetico.
Isolamento ed identificazione di componenti del vino ad attività antibatterica
DAGLIA, MARIA;PAPETTI, ADELE;GRISOLI, PIETRO;ACETI, CAMILLA;DACARRO, CESARE;GAZZANI, GABRIELLA
2006-01-01
Abstract
Studi condotti negli ultimi due decenni hanno messo in evidenza numerose attività biologiche possedute dal vino oltre a quelle dovute al suo contenuto in etanolo. E’ ormai accertato che un moderato consumo di vino determina una diminuzione del rischio di sviluppare gravi e diffuse patologie croniche quali neoplasie e malattie cardio-vascolari. E’ stato dimostrato che gli effetti positivi della bevanda sono dovuti alle proprietà antiossidanti e antiradicaliche dei componenti polifenolici dei quali è particolarmente ricco il vino rosso. Esso possiede anche attività antibatterica nei confronti di diversi microrganismi tra cui l’Helicobacter pilori. Questa attività biologica è dovuta al resveratrolo, derivato stilbenico che nei vegetali ha funzione di fitoalexina. Il resveratrolo è risultato attivo anche contro alcuni batteri e dermatofiti, responsabili delle più comuni infezioni della pelle umana. Il vino è inoltre risultato attivo in vitro nei confronti di numerosi batteri enteropatogeni. In questo caso è risultato responsabile dell’attività l’acido acetico contenuto nella bevanda. In considerazione del fatto che la bevanda viene ripetutamente consumata durante un pasto e che per questo la sua azione potrebbe essere particolarmente importante per la salute del cavo orale, abbiamo esteso lo studio dell’attività antibatterica e battericida del vino verificando gli effetti nel vino bianco nei confronti degli Streptococchi orali che svolgono un ruolo importante nello sviluppo della carie e delle patologie parodontali. Un campione di vino bianco del commercio è stato saggiato nei confronti di nove Streptococchi colonizzatori del cavo orale. Esso è risultato attivo contro numerosi Streptococchi compreso lo S. mutans, il principale agente eziologico della carie. L’isolamento dal campione di vino analizzato dei componenti attivi è stato condotto mediante dialisi seguita da estrazione in fase solida. E’ risultata attiva la frazione costituita dai componenti più polari indicando che l’attività rilevata per la bevanda, potrebbe essere dovuta agli acidi organici prodotti durante il processo di fermentazione. L’attività di tali acidi contro lo S. mutans è stata verificata utilizzando standards del commercio. Il più attivo è risultato l’acido succinico seguito dall’acido malico, lattico, tartarico, citrico e acetico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.